La pandemia in corso da Covid, le epatiti fulminanti nei bambini non bastavano, un nuovo virus, il Monkeypox, è la preoccupante minaccia pronta a diffondersi
Dal 2019 lottiamo contro un virus che ha trasportato sotto la sua onda milioni di persone. Crisi respiratorie, problemi polmonari e altre complicazioni hanno ricondotto alla terapia intensiva. Quest’ultima, spesso inefficace, ha portato alla formulazione e inoculazione di nuovi vaccini. Un’altra preoccupazione del momento è l’epatite, che sta colpendo i più piccoli. Non dimentichiamo, poi, i casi di salmonella e poi? Ebbene sembra non sia finita qui con i virus, ecco il Monkeypox…
Sintomi del nuovo virus Monkeypox
Un altro virus si starebbe diffondendo ed è lo stesso Ministero della Salute a mettere in guardia la popolazione nello stare attendi alla comparsa di specifici sintomi. Questa nuova tipologia virale deriverebbe dall’Africa e viene definita col nome Monkeypox ovvero vaiolo delle scimmie. Tra i sintomi che comporta ci sono: febbre, mal di testa, mal di schiena, ingrossamento dei linfonodi, dolori diffusi ai muscoli, brividi, ma soprattutto la comparsa di bolle…
Malattia che si sviluppa velocemente
Si tratta di una malattia che si sviluppa velocemente e viene spesso individuata attraverso un sintomo molto particolare. Si tratta di un’eruzione cutanea molto evidente, che comporta bolle che dal viso si propagano per tutto il corpo. Nel giro di poche settimane, nei soggetti che meglio la tollerano, sembra risolversi. Spesso però l’infezione può manifestarsi come molto aggressiva. Si tratta infatti di un virus frutto di una mutazione trasmessa dagli animali, il primo caso infatti di vaiolo delle scimmie è stato registrato negli anni ’70 in Congo. Questa tipologia di vaiolo si è spostato dall’Africa all’America sino ad arrivare in Europa e in Gran Bretagna. Proprio in quest’ultimo stato l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) ha registrato un caso di vaiolo delle scimmie in un viaggiatore di ritorno dalla Nigeria. Si tratterebbe già del settimo caso in UK.