Scoperte in Italia cause genetiche di alcuni casi asintomatici. Una stranezza che potrebbe essere causata dalle mutazioni genetiche.
Perché ci sono persone che, contratto il Covid, sono rimaste asintomatiche? La scienza prova a spiegare la cosa prendendo in causa i geni.
Una stranezza genetica
Sarebbero almeno tre le mutazioni genetiche all’origine dei casi asintomatici di Covid-19. Queste riuscirebbero ad indebolire i geni per l’attivazione del sistema immunitario. La scoperta è stata fatta dal gruppo del Ceinge-Biotecnologie di Napoli diretto da Mario Capasso e Achille Iolascon. La ricerca si è basata sull’analisi dei campioni di DNA di circa 800 individui rimasti asintomatici dopo l’infezione da Sars CoV 2.
I ricercatori hanno analizzato tutti i geni finora conosciuti grazie all’utilizzo di sequenziatori di ultima generazione, riuscendo a ottenere moltissimi dati genetici. Una delle strategie che ha dato maggiori risultati è stata quella delle analisi bioinformatiche, con le quali si sono identificate mutazioni patogenetiche rare frequenti in soggetti asintomatici.
Quali sono i geni coinvolti?
I geni coinvolti in questo processo sono tre:
- Masp 1
- Colec 10
- Colec 11
Appartengono alla famiglia delle proteine della lectina, che è coinvolta nel processo di riconoscimento cellulare. I ricercatori fanno delle considerazioni in merito:
“Siamo riusciti a dimostrare che l’eccessiva risposta immunitaria all’infezione da coronavirus e la successiva iper-attivazione dei processi infiammatori, sono la causa principale dei danni agli organi come polmoni, cuore e reni. La nostra ricerca dimostra che le mutazioni del genoma umano possono predisporre a un’infezione senza sintomi gravi“.
Questa ricerca può avere un’importanza notevole, soprattutto per le sue applicazioni, per questo i suoi autori hanno deciso di rendere pubblici i dati che contiene. Questi si trovano in un database online che è facilmente consultabile da altri studiosi.
La stranezza è svanita
La ricerca dimostra che queste mutazioni genetiche possono essere utilizzate per individuare soggetti predisposti ad essere asintomatici nel caso contraessero il Covid. Significativo è anche l’utilizzo dei livelli sierici dei tre geni individuati. Questi, infatti, potrebbero diventare marcatori prognostici della malattia grave.
Un grande vantaggio per tutti che salverebbe molto vite, soprattutto perché oggi si conosce meglio la malattia e le sue basi biologiche. C’è ancora da lavorare sullo sviluppo di trattamenti farmacologici adeguati, ma siamo sicuri che la ricerca scientifica sia sulla strada giusta.