Di norma i bambini non riescono a pronunciare parole di senso compiuto prima dei sei o dei sette mesi. Sappiamo però che ci sono piccoli che manifestano eloquenza anche prima. La logopedia ammette che il linguaggio possa, in teoria, svilupparsi già dal primo mese di vita. Ciò che è accaduto qualche anno fa in Russia, nell’ospedale di Norilsk, ha però dell’incredibile. Qui un neonato, appena venuto alla luce, avrebbe pronunciato due parole: padre e poi madre.
Il piccolo si chiama Stepan Bazheev. O almeno questo è il nome che è girato sul web e su alcune riviste (soprattutto inglesi). Sua madre, invece, si chiamerebbe Liza e avrebbe partorito a diciassette anni.
L’evento eccezionale sarebbe stato testimoniato dalle ostetriche presenti durante il parto. Un’infermiera ha raccontato l’avvenimento a un giornale russo con queste parole: “Il bambino ha detto la parola padre pochi minuti dopo la nascita. Poi, dopo un po’, ha detto anche la parola madre. Lo abbiamo sentito tutti“.
Ma come ha fatto un neonato a pronunciare due parole? Da un punto di vista medico dovrebbe essere impossibile, dato che i neonati devono prima sviluppare i muscoli laringei e un controllo sui suoni intenzionali che prevede uno sviluppo neurologico. Siamo quindi al cospetto di una bufala? Molto probabilmente è così. Anche se in natura tali eventi eccezionali possono verificarsi. Se per esempio il feto è riuscito a svilupparsi precocemente, oltre quindi ai limiti imposti dalla gestazione, potremmo anche ipotizzare un simile sviluppo verbale anticipato.
Sul web si trovano altre storie simili, ma non esistono pubblicazioni scientifiche che attestino tali eventi o che abbiano approfondito la questione. A ogni modo, concentriamoci sulla storia riportata da vari siti e tabloid.
Sappiamo che nell’utero i bambini sono in grado di ascoltare e, in un certo senso, interiorizzare le parole pronunciate dai genitori. E pare che i due genitori di Stepan siano stati molto zelanti in questo senso: hanno passato nove mesi a parlare al bambino, a insegnargli cose e a stimolarlo con suoni e discorsi. E così, venendo al mondo, il neonato ha stupito tutti pronunciando in modo chiaro due parole: padre e madre!
Il neonato che parla è un miracolo, secondo la Chiesa. Lo testimonia una preziosa opera d’arte del nostro patrimonio. Il Miracolo del neonato che parla è appunto un rilievo in bronzo di Donatello che fa parte della decorazione dell’altare della basilica del santo a Padova. Si tratta di un’opera dedicata al primo miracolo di sant’Antonio, che secondo la tradizione, appena nato subito si è messo a chiacchierare.
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