Gli astronomi lo ribadiscono a voce alta: incontrare gli alieni sarà una mission impossible almeno per i prossimi 2.000 anni. Troppo da aspettare? Troppo poco? Saremo pronti a questo incontro? Ai posteri l’ardua sentenza.
Gli scienziati ipotizzano quando l’umanità farà il primo incontro con entità extraterrestri. Dovremo aspettare ancora molto tempo ma ne varrà sicuramente la pena.
Uno studio ha confermato uno scenario pessimistico, che potrebbe non piacere a coloro i quali credono che gli alieni siano già tra noi. Gli astronomi affermano con certezza che l’umanità non incontrerà presto civiltà extraterrestri: saranno necessari almeno 2.000 anni se non 400.000 mila nella peggiore delle ipotesi.
La ricerca effettuata prende il nome di CETI (Communication with Intelligent Civilizations Extraterrestrials) e fa parte di una branca dello studio dell’intelligenza extraterrestre (SETI). Si concentra sulla composizione e la decifrazione di messaggi interstellari che teoricamente potrebbero essere compresi da un’altra civiltà tecnologica.
Un nuovo studio che coinvolge accademici dell’Università di Nottingham ha alimentato le teorie sulla vita nello spazio concludendo che potrebbero esserci fino a 36 razze aliene intelligenti nella nostra galassia. Gli scienziati hanno calcolato che potrebbero essere trovate dozzine di altre forme di vita extraterrestri all’interno della Via Lattea.
Il team dell’Università di Nottingham ha affermato che ottenere buone stime del numero di possibili civiltà extraterrestri è stato in precedenza molto impegnativo, il che significa che era necessario un nuovo approccio. Il professore di astrofisica presso l’Università di Nottingham Christopher Conselice, ha dichiarato:
“Ci dovrebbero essere almeno alcune dozzine di civiltà attive nella nostra galassia, nell’ipotesi che ci vogliano cinque miliardi di anni perché la vita intelligente si formi su altri pianeti, come sulla Terra”.
L’unico problema sta nel fatto che la tecnologia che abbiamo a disposizione ora non è in grado di rilevare una comunicazione con alieni, per via della distanza media che abbiamo con tali presunte civiltà (circa 17.000 anni luce). Finché non verranno fatte scoperte positive in tal senso, rimane quindi ancora possibile creare modelli per fare stime ragionevoli del tasso di occorrenza di tali civiltà.
I modelli che gli scienziati hanno utilizzato mostrano scenari sia positivi che negativi per quanto riguarda il tempo che ci vorrà per incontrare razze aliene. Lo studio si sofferma soprattutto sul numero di pianeti in cui potrebbero trovarsi civiltà diverse dalla nostra, e sul modo in cui si sviluppa la vita in questi posti. Oltre agli aspetti citati, viene presa in considerazione anche la fase dell’evoluzione della stella ospite che potrebbe far nascere un pianeta abitabile per produrre vita umana.
Lo studio, pubblicato su The Astrophysical Journal, sostiene che gli esseri umani potrebbero non comunicare mai con gli alieni perché l’umanità potrebbe scomparire prima che questo possa avvenire. Tra le cause ricordiamo:
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