Da molti anni i palestinesi sono impegnati in ricerche storiche e archeologiche sul territorio di Gaza. Vogliono provare la presenza dell’antichissima civiltà cananea nell’area che gli storici associano quasi automaticamente al popolo ebraico.
Qualche settimana fa un contadino palestinese ha trovato la testa di una statua in pietra calcarea risalente a quattromilacinquecento anni fa. E ora il Ministero del Turismo e delle Antichità gestito dal gruppo Hamas ha presentato al pubblico la scoperta.
Un contadino ha trovato un’antica statua di una dea della guerra cananea a Gaza
La statua della dea della guerra è dunque un’importante testimonianza dell’antichissima cultura cananea. Il reperto consiste in una testa associabile alla dea cananea Anat, un frammento di circa una ventina di centimetri. Si stima che la scultura risalga circa al 2500 a.C..
Chi era Anat? Secondo gli studiosi era la dea dell’amore, della bellezza e della guerra. Una sorta di Venere della mitologia cananea. E secondo Jamal Abu Rida, direttore generale del Ministero per le Antichità e i Beni Culturali, il reperto dimostra la presenza a Gaza di una fiorente civiltà indipendente dal popolo ebraico. Una cultura radicata nel territorio, politeista e artisticamente evoluta.
La statua è stata trovata su un’antica rotta commerciale che attraversava quella che oggi è la Striscia di Gaza. Un territorio oggi in conflitto ma un tempo molto ricco e culturalmente vivace. Gli storici sanno che Gaza fu una regione importante durante l’era romana, bizantina e islamica.
Gli attributi di Anat
La statua mostra una testa coronata da serpenti. Questa era infatti l’immagine classica della dea Anat, una delle figure più importanti del pantheon cananeo. La divinità veniva di solito raffigurata come una bella ragazza, una vergine. Possiamo considerarla una dea della fertilità. Ma era anche associata alla guerra. Doveva essere la consorte di Ba’al, il terribile dio adorato anche dai Fenici e che gli Ebrei associarono a un demonio.
Il culto di Anat, portato in Egitto dagli Hyksos, fu molto forte anche presso i faraoni. La dea fu adottata dal pantheon egizio e divenne molto popolare durante la XIX dinastia. Sappiamo infatti che Anat divenne la protettrice di alcuni faraoni, come per esempio Ramesse II.
Proprio grazie agli Egizi abbiamo molte descrizioni della dea. C’è una stele tebana con Anat raffigurata assisa in trono, con una lancia nella, e un’ascia nella destra. Poi, in alcuni papiri dell’isola di Elefantina, vicino ad Assuan, databili intorno al IV secolo a.C., viene citata la dea Iahu-Anat, adorata anche nel tempio di Yahweh a Gerusalemme.
La testa della scultura è stata scoperta da Nidal Abu Eid, un contadin di Khan Younis, al-Qarara. “L’ho trovata per caso mentre coltivavo la mia terra. Era tutta sporca di fango, ma quando l’ho lavato con l’acqua, ho capito che era una cosa preziosa”, ha detto Abu Eid a The New Arab.