Anticamente si parlava di un capo tribù del popolo Muisca chiamato El Hombre Dorado, cioè l’uomo d’oro. Quest’uomo, per portare a termine un rito di iniziazione, si coprì di polvere d’oro e si immerse nel lago Guatavita (in Colombia). E secondo il mito tutto il lago si trasformò in oro… Da qui trae origine la leggenda di El Dorado, lo straordinario luogo pieno di sterminate ricchezze…
Per quasi un secolo gli spagnoli furono convinti che El Dorado esistesse davvero. Per questo cercarono prima un lago, poi un monte e infine una città per tutto il Centro e il Sud America. Ma dove doveva trovarsi questo sito miracoloso?
La leggenda di El Dorado
Non esiste un’unica leggenda su El Dorado. Con i secoli la storia si è modificata. Ha cambiato soggetto, ubicazione e senso. Come abbiamo spiegato, il mito originario parla di un uomo e di un lago d’oro. Anni dopo i Conquistadores cercarono una città in cui dovevano essere nascosti infiniti tesori. Verso la fine del 1500, spagnoli e portoghesi credevano che esistesse addirittura un regno chiamato così…
E qual era la posizione della mitica El Dorado? Gli spagnoli interrogarono gli indios che, forse per superstizione o per prenderli in giro, li indirizzarono in vari punti del continente. Così gli occupanti organizzarono moltissime spedizioni. Tutte infruttuose. Finché gli spagnoli non si arresero, dopo aver raggiunto una città chiamata Manoa sulle rive del lago Parime o Parima. Dopo gli spagnoli, anche gli inglesi e i francesi cominciarono a esplorare le foreste alla ricerca del luogo mitico. Famose sono le spedizioni guidate da sir Walter Raleigh.
Ricostruendo le varie spedizioni, sappiamo che gli europei hanno cercato El Dorado prima in Colombia, poi in Venezuela e in Perù o in Brasile settentrionale. A un certo punto si sono concentrati sul Rio delle Amazzoni e il Rio de la Plata. Poi le ricerche sono arrivate in Messico e in California. Infine, dopo molti secoli, le esplorazioni si sono interrotte. Insomma, la gente si è convinta che El Dorado fosse solo un mito.
Le sette città d’oro
Il primo spagnolo a voler ricercare questo luogo fu Diego de Ordaz, allora governatore della parte orientale del Venezuela conosciuta come Paria. Costui esplorò in lungo e in largo tutta la pianura bagnata dal fiume Orinoco alla ricerca dell’oro. Fu poi la leggenda delle sette città d’oro a portare Francisco Vázquez de Coronado fino in New Mexico, intorno al 1540. Dopo quella spedizione, il mito delle sette città d’oro si mescolò a quello di El Dorado. In molti si convinsero che questa città era la più grande delle sette. Così molti emigranti cominciarono ad attraversare il Nord America da costa a costa, per arrivare fino in California, dove si pensava potesse sorgere il sito.
Contemporaneamente, con la caduta dell’Impero Inca, Pizarro cominciò a cercare la città leggendaria in Perù. E dato che riuscì a trovare molto oro e a mandarlo in Spagna, tantissimi spagnoli si imbarcarono per raggiungere le colonie. Dato che il cosiddetto lago sacro d’oro dei Muisca (lago Parime) si era rivelato pieno soltanto di fango, i conquistadores cercarono poi un altro lago d’oro nella catena orientale delle Ande. Tale lago fu scoperto nel 1537 dal conquistador Gonzalo Jiménez de Quesada. E in effetti il lago era pieno di gioielli e oro! Erano offerte che gli indios gettavano ogni anno in seguito a una particolare cerimonia. Gli spagnoli prosciugarono il lago e recuperarono tutti i preziosi. Ma l’opera di drenaggio costò quasi più dell’oro recuperato…
Ora sono gli storici e gli archeologi a cercare la città della leggenda. Nel 2010 alcuni ricercatori affermarono di aver trovato la mitica città d’oro nella Foresta Amazzonica, al confine tra Brasile e Bolivia. Ma in realtà si trattava solo di un insediamento tupac dalle antiche costruzioni composte da pietre giallognole (quindi dorate), che dalle immagini satellitari sembravano proprio auree.