Sarà l’estinzione di massa più terribile della storia, quella che cancellerà l’esistenza di diverse specie marine. Alcuni scienziati offrono una speranza anche se la situazione è davvero disastrosa.
I colpevoli di questo disastro sono sempre i gas serra che, con le loro emissioni, fanno aumentare le temperature mettendo sempre più a rischio gli ecosistemi.
Specie animali, addio!
“Bisogna invertire la tendenza e bisogna farlo presto!”.
Questo è il grido di allarme che da più parti arriva: le emissioni dei gas serra vanno diminuite perché le temperature stanno aumentando vertiginosamente, stravolgendo tutti gli ecosistemi! Le conseguenze sulla biodiversità del pianeta saranno gravissime se si continua di questo passo! Ma quali saranno le specie marine destinate a scomparire? Ancora non si hanno risposte chiare in merito su chi sopravviverà, morirà o dovrà cambiare ambiente. Servono dei modelli di simulazione.
Le simulazioni sono necessarie per riuscire a fare delle previsioni future, soprattutto sulle biodiversità del mare. Uno studio pubblicato sulla rivista Science prova a dare una risposta, anche se non c’è ottimismo di fronte ai dati emersi. Questi parlano di una catastrofe delle peggiori mai verificatesi!
La peggiore estinzione di massa
Una delle ultime si verificò 250 milioni di anni fa, nel passaggio dal periodo Permiano al Triassico. Analizzare quello che accadde agli oceani potrà sicuramente determinare quello che potrà accadere anche nel nostro prossimo futuro! Nel corso di pochi milioni di anni, infatti, sono scomparsi dal pianeta circa il 70% dei vertebrati terrestri, soprattutto insetti, e l’81% delle specie marine esistenti al tempo.
Justin L. Penn, studioso all’Università di Princeton, è convinto che analizzando l’estinzione accaduta durante il periodo del Permiano si otterranno le risposte sul futuro dell’ecosistema dei nostri oceani. Il modello che il ricercatore propone mette in relazione i cambiamenti delle condizioni oceaniche (temperatura e concentrazione di ossigeno in particolare) previsti per i prossimi decenni, con quelli che sono i limiti fisiologici delle specie marine.
Le specie marine sono spacciate?
Secondo il modello costruito da Penn, sussisterebbero tutte le condizioni per un’estinzione di massa simile a quella del Permiano. Per questo motivo è necessario porre rimedio alla situazione climatica disastrosa del pianeta Terra. Ed è necessario farlo ora! I problemi da risolvere nel breve periodo riguardano:
- I livelli altissimi di emissioni di gas serra, che vanno diminuiti drasticamente.
- Le temperature degli oceani che si stanno alzando in modo vertiginoso.
- La concentrazione di ossigeno del mare, sempre più bassa.
Queste sono le tre piaghe sufficienti a spazzare via la maggior parte delle specie marine. Stando al modello di Penn, le acque tropicali sono quelle che perderanno più specie che, quando possibile, si sposteranno verso i poli in cerca di acque più fredde. Questo spostamento sarà la causa di un sovraffollamento dei mari freddi, e la conseguente morte delle specie che non potranno spostarsi. Basterebbe ridurre o azzerare le emissioni di gas serra il prima possibile per riuscire a salvare fino al 70% delle specie a rischio. Saremo in grado di farlo?