Dei ricercatori hanno trovato un mucchio di purine e nucleobasi pirimidiniche extraterrestri nei meteoriti carboniosi. Lo so, detta così suona un’informazione un po’ vaga o troppo ostica… Diciamola allora in quest’altro modo: tutti gli elementi fondamentali per la creazione del DNA presente sulla Terra si trovano anche in certi meteoriti. E questo potrebbe voler dire che la vita terrestre proviene dallo Spazio…
Il professor Yasuhiro Oba della Hokkaido University e i suoi collaboratori riportano in auge la teoria della panspermia. Ossia che la vita presente sulla Terra possa essere arrivata da lontano, grazie a un meteorite.
La vita terrestre viene dallo Spazio?
Lo studio dei ricercatori dell’Università giapponese dell’Hokkaido dimostra che tutti i cosiddetti mattoni fondamentali del DNA sono stati rintracciati in dei campioni raccolti da particolari meteoriti. Il rilevamento coinvolge nucleobasi purine e pirimidiniche, tra cui guanina, adenina, citosina, uracile e timina. Ma davvero tali nucleobasi meteoritiche potrebbero fungere da “mattoni” costitutivi per il DNA e l’RNA sulla Terra primordiale?
Il materiale raccolto proviene dalle recenti missioni sugli asteroidi Ryugu (tipo C) e Bennu (tipo B). Sul primo asteroide ci hanno lavorato i giapponesi della JAXA. Sul secondo, la NASA. Dunque, per i ricercatori nipponici tali reperti posso fungere da potenziali indizi sullo studio dell’origine della vita terrestre. Come? Attraverso semplici analisi chimiche. Studiando questi materiali extraterrestri per forza di cose incontaminati (cioè mai compromessi dalla contaminazione con DNA terrestre) i ricercatori credono di aver trovato qualcosa di interessante…
Gli asteroidi di tipo C e B sono ricchi di carbonio, e possono dunque presentare condriti carboniose, ossia materiali in cui gli astrofisici hanno già rilevato diverse molecole organiche primordiali tra cui amminoacidi e zuccheri. Grazie alla spettrometria di massa ad altissima risoluzione sappiamo poi che questi asteroidi sono caratterizzati da un’elevata diversità chimica che può essere collegata al fenomeno dell’evoluzione molecolare.
Nucleobasi nel DNA e nell’RNA
Ciò che è più importante è che le condriti contengono le già citate nucleobasi, cioè i componenti strutturali degli acidi nucleici. Lo studio spiega che esistono due tipi di nucleobasi presenti nel DNA e nell’RNA. Cioè le nucleobasi pirimidiniche (che consistono in un singolo anello eterociclico di azoto a sei membri, ossia la citosina, l’uracile e la timina). E le nucleobasi delle purine (costituite da due anelli di azoto a sei membri o a cinque membri, come l’adenina e la guanina).
Dal punto di vista biochimico siamo di fronte a una serie diversificata di sostanze organiche meteoritiche esogene, comprese le basi azotate. E tutte queste sostanze potrebbero aver dato origine alla vita terrestre arrivando dallo Spazio. Insomma, il DNA o le sue parti costitutive possono essere finite sulla Terra primordiale proprio con un meteorite. Quando? Quattro miliardi di anni fa, quando la Terra fu bombardata da molti asteroidi.
Non siamo sicuri che tali sostanze organiche presenti negli asteroidi abbiano davvero svolto un ruolo importante nell’evoluzione chimica dello stadio primordiale della Terra. Ma la teoria ha senso.