La storia chiama Führerbunker l’intricato complesso sotterraneo berlinese in cui Adolf Hitler si nascose e poi si tolse la vita nel 1945. Il luogo, secondo alcuni interpreti, non sarebbe mai stato distrutto: dovrebbe quindi essere presente nella Capitale tedesca. Una targa commemorativa ne indicherebbe addirittura l’ingresso… Gli studiosi della vita di Hitler conoscono bene questo sito, con tutti gli ambienti e i passaggi presenti. Ma gli amanti delle teorie del complotto pensano che il bunker avesse un tunnel segreto, da cui il Führer sarebbe scappato…
Hitler morì suicida il 30 aprile 1945. Questo dice la storia. Secondo alcuni complottisti, però, il Führer sarebbe uscito vivo dal Führerbunker! Come? Sgattaiolando da un tunnel segreto, per poi salire su una jeep, arrivare all’aeroporto, oppure ad Amsterdam e imbarcarsi in un sottomarino per raggiungere il Sud America.
Il bunker di cui parliamo fu l’ultimo quartier generale del Führer. E lì sotto il tedesco trovò la morte il 30 aprile del 1954, intorno alle 15:30 del pomeriggio. Secondo i resoconti dei superstiti (le SS che si trovavano ancora nel bunker al momento dell’arrivo dei russi) Hitler si sparò, e la sua compagna Eva prese del cianuro. Come precedentemente stabilito, i cadaveri di Hitler e della Braun furono bruciati nel giardino dietro la Cancelleria del Reich.
Qualche anno fa, però, un ricercatore amatoriale ha messo in discussione questa lettura. Analizzando una ricostruzione digitale del Führerbunker, il ricercatore autonomo avrebbe scovato un quinto tunnel ignorato dai russi che presero possesso del bunker, da cui Hitler sarebbe scappato. Insomma, il vecchio Adolf non sarebbe morto ma sarebbe fuggito in Argentina o in Paraguay.
Da anni i complottisti discutevano di un passaggio segreto nel bunker berlinese ignorato da russi, americani, francesi e tedeschi. E solo ora, grazie a una ricostruzione digitale, un ricercatore indipendente avrebbe appurato che il nascondiglio di Hitler possedeva almeno cinque tunnel segreti, di cui uno mai citato da alcuno storico. Questo tunnel portava a Tiergarten, al centro di Berlino. E qui, Hitler sarebbe salito su una jeep per squagliarsela mentre l’Armata Rossa occupava la città.
Ma esistevano davvero dei tunnel di collegamento? Sì: dovevano essercene almeno tre, forse quattro. Ma erano tutti ridotti, e non arrivavano così lontano. Il quinto tunnel, invece, dovrebbe giungere a decine di chilometri di distanza… E sembra un po’ improbabile che durante i bombardamenti i nazisti abbiano potuto creare un passaggio così esteso. Tuttavia i complottisti sostengono di aver raccolto informazioni sicure sull’esistenza di questo tunnel. Secondo alcune ricostruzioni, nel 1973 la Stasi scoprì un lungo percorso sotterraneo che dall’area della ex Neue Kanzlei raggiungeva Tiergarten. E che questo passaggio fu poi chiuso per non far passare i berlinesi dall’Est all’Ovest…
In realtà, non c’è mai stato questo tunnel. E, sorpresa: non c’è neanche più il bunker di Hitler! Nell’area della ex Neue Kanzlei (tra la Porta di Brandenburgo e Leipziger Platz) oggi c’è solo un parcheggio. Perché il bunker fu raso al suolo negli anni ’50. Quindi la ricostruzione digitale del ricercatore è basata sul niente. Ecco la vera storia del Führerbunker!
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