La ricerca medica avanza senza sosta e la nuova scoperta è davvero importante. Sarà possibile, infatti, rigenerare cellule cardiache dopo un infarto grazie a nuove proteine in grado di farlo. Funzionerà? Speriamo di sì!
A breve inizieranno i test sull’uomo e arriveranno le prime risposte che, visto le premesse, dovrebbero portare a risultati positivi. L’infarto farà meno paura in futuro!
Nuove cellule cardiache
Il team del King’s College di Londra è riuscito a rigenerare negli animali le cellule cardiache danneggiate da un infarto. Questa scoperta è rivoluzionaria, e si basa su una tecnologia simile a quella usata per creare i vaccini Moderna e Pfizer. Al momento la sperimentazione non è ancora stata fatta negli umani, ma presto si farà il primo tentativo che, secondo le previsioni, darà esiti positivi.
Gli scienziati utilizzano piccole molecole di RNA (chiamate microRNA) in grado di produrre proteine che stimolano la crescita di nuove cellule cardiache sane, impedendo la cicatrizzazione dei tessuti. Queste, infatti, si creano perché l’infarto produce delle ferite nel cuore che, cicatrizzando, impediscono il corretto passaggio del sangue.
Cellule cardiache rigenerate
Le ferite al cuore date dall’infarto aumentano il rischio di insufficienza cardiaca, quindi, il fatto che il tessuto cardiaco possa essere rigenerato rappresenta sicuramente un grande vantaggio. Gli scienziati londinesi vogliono proprio ridurre il rischio che le cicatrizzazioni causino altri danni al cuore, e per far questo utilizzano le microRNA.
Queste, se iniettate nelle cellule muscolari subito dopo un infarto, sono in grado di rigenerare nuove cellule sane. Gli scienziati inizieranno a somministrare il trattamento sugli uomini entro due anni, e tutto fa ben sperare che sarà un successo! Le nuove cellule sostituiranno quelle morte senza creare nessuna cicatrice perché il paziente avrà un nuovo tessuto muscolare.
Ricerca e prospettive
Le microRNA vengono incapsulate in una particella lipidica (chiamata SNALP, dall’inglese Stable nucleic acid–lipid particles) e iniettate nel cuore del malato. Questa tecnologia ha lo scopo di scatenare una risposta immunitaria immediata nell’organismo, ed è simile a quella utilizzata per i vaccini Moderna e Pfizer per trasportare l’RNA messaggero del coronavirus SARS-CoV-2.
Se tutti i test daranno esiti positivi, questa scoperta sarà rivoluzionaria, e permetterà ai medici di salvare il prima possibile i pazienti, iniettando magari già durante il trasporto in ambulanza le proteine di microRNA. Le cure per l’infarto e l’insufficienza cardiaca non hanno, purtroppo, fatto dei grandi passi avanti nella ricerca, e le tecniche usate in questo campo sono molto simili a quelle di 50 anni fa. Ora, gli scienziati sperano davvero di fare il salto di qualità, riuscendo a produrre in laboratorio le proteine che stimolano la crescita cellulare immediata delle cellule cardiache. Non ci resta che sperare!