Ogni individuo emana un’energia diversa, c’è chi è in grado di tramettere positività…
Tanti gli studi di psicologia soprattutto comportamentale che hanno sottolineato come ogni individuo sia in grado di trasmettere specifiche diverse sensazioni all’altro. Per questo esistono persone in grado di “trasmettere” negli altri sentimenti tendenti all’ ansia, stress e altri capaci di donare “good vibes”...
Persone positive e persone negative
Doveroso è fare la distinzione tra queste due grandi categorie, c’è chi è positivo e chi invece è tendenzialmente negativo. Questi ultimi sono individui repulsivi, spesso il rapporto con loro è difficile, chiuso in sovrastrutture mentali create per ostacolare l’apertura verso il bello e il positivo. Le persone positive sono aperte e affabili verso gli altri. Costruiscono relazioni solide, attraverso la propria e positiva capacità attrattiva.
Le persone positive farebbero bene a sé stesse e agli altri donando emozioni non negative. Sarebbero in grado infatti di calmare e alleviare ansia e stress. Parole di conforto e spirito allegro e affabile con lo scopo di mettere a proprio agio il prossimo e farlo sentire “meno fuori posto”. Una dote non di tutti e soprattutto con alla base lo stare appunto a proprio agio con sé stessi.
Energia positiva benefica in grado di dare una mano in caso di necessità
Non solo per un fattore di propensione naturale, spesso si tratta di scelte: c’è chi ama incoraggiare e chi lo fa, ma crede sia meglio non esagerare perché devoto all’autostima e chi, infine, non è per niente positivo per sé stesso e il prossimo. I positivi non darebbero mai nulla per scontato e sarebbero in grado di trasformare ogni negatività in positività, scrutando sempre l’altro lato della medaglia. Tendenzialmente si tratta di persone che sorridono sempre, umili, sincere e allo stesso tempo autocritiche che finiscono con l’essere rispettosi verso il prossimo.
Il positivo è generoso, sì, ma nel giusto. Non dispensa atti di generosità eccessivi, nella sola e mera speranza di ricevere un “pochino” d’attenzione. Non si tratta appunto di fame d’attenzione, bensì di naturale propensione verso il prossimo, avendo verso sé stessi una concezione positiva, mettendo però in conto eventuali difetti e negatività-