Unire la Finlandia a Malta? Com’è possibile? Un progetto chiamato Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (spesso abbreviato come Corridoio Scan-Med) vuole fare proprio questo, creare un’infrastruttura di trasporto che colleghi Helsinki a La Valletta. Si tratta del quinto, e forse più importante, dei nove assi prioritari della Rete Transeuropea dei Trasporti.
Siamo noi in Italia a decidere il futuro di questo corridoio. Lo vogliamo o non lo vogliamo? Per portarlo a termine, infatti, ci vuole il ponte di Messina. E il 18 maggio 2021 la Commissione Europea ha confermato che il Ponte di Messina è di fondamentale importanza per il Corridoio Scan-Med. Senza, non se ne fa nulla.
In accordo con gli obiettivi prefissati con il Green Deal, l’UE vuole creare nuovi collegamenti su binari e ruote per unire ogni strada d’Europa. Il piano è quello di creare una rete che attraversa Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Germania, Austria, Italia e Malta. Ma per far ciò bisogna superare le Alpi e soprattutto lo Stretto di Messina. Dovrà quindi scegliere lo Stato italiano cosa fare. Il termine per l’inizio dei lavori è il 2027. Ma il nostro Paese è fermo e indeciso. appaltare i lavori, per i quali alcuni programmi dell’UE potrebbero contribuire nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2021-2027.
Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo sarebbe una gran cosa. Un tracciato indispensabile per collegare meglio il Sud e il Nord dell’Europa e per far sviluppare i commerci dei Paesi (Italia soprattutto). Sia su ruote che su binari. Il percorso dovrebbe essere lungo quasi cinquemila chilometri. E conosciamo già le stazioni, ossia gli sbocchi principali. La prima tratta tocca Helsinki, Turku, Stoccolma, Malmö, København, Fehmarn, Amburgo e Hannover. La seconda parte da Brema e si allunga su Hannover, Kassel, Wurzburg, Norimberga, Monaco, Innsbruck, Brennero, Bolzano, Trento, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Bari. La terza tratta collega Napoli con Messina (e da qui poi si dovrebbe collegare con Palermo e La Valletta).
Sul primo collegamento, che va dalla Scandinavia alla Danimarca attraversando il mare del Nord, non ci sono problemi: si farà un tunnel, come quello che attraversa la Manica. I problemi, come al solito, iniziano in Italia. Bisognerà infatti collegare Monaco a Verona, facendo un passaggio nelle Alpi. Ma in Italia siamo contrari ai trafori.
Il secondo problema è quello di unire l’Italia alla Sicilia. E anche qui il dibattito è ancora acceso. O per meglio dire, ancora fermo a zero. Lo facciamo, questo Ponte? O non lo facciamo? Nessuno si è ancora deciso. E intanto il 2027 si avvicina… Morale della favola, il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo rischia di saltare.
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