Previste tempeste geomagnetiche di categoria G3 in arrivo sulla Terra. Questo fenomeno si era già verificato nel 2015 ma, ora, cosa potrà accadere? In attesa di risposte cresce la paura.
Gli esperti prevedono esplosioni di aurore boreali, anche se non sono le uniche previsioni di cui si parla. Tutto questo accadrà per via di un’espulsione proveniente dalla massa coronale del Sole che creerà una tempesta di grossa entità.
A individuarla è stato il centro di meteorologia spaziale del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), il quale aveva diramato subito un’allerta. Gli studiosi del centro hanno previsto una forte espulsione di gas ionizzato dalla corona solare. Si stima che la tempesta geomagnetica generata verrà espulsa a circa 250 chilometri al secondo, con estensione di circa 3 mila: con questi dati le emissioni possono davvero raggiungere distanze considerevoli, anche arrivare fino alla Terra!
La tempesta di cui si parla sarebbe già in corso, mentre la Terra sta attraversando la scia magnetizzata di un’espulsione di massa coronale solare. L’impatto iniziale era stato valutato come leggero ora, però, si starebbe alzando in modo sostanziale. Secondo gli skywatcher, potrebbero verificarsi addirittura esplosioni di aurore ai poli che si manifesterebbero con dei bagliori improvvisi.
Le esplosioni di aurore si verificarono anche nel 2015 e, grazie a delle simulazioni prodotte da ricercatori giapponesi, si riuscì a determinare le loro cause. Lo studio, infatti, aveva dimostrato come le particelle calde colme del plasma solare andassero a radunarsi nella parte alta dell’atmosfera terrestre, proprio nell’area del globo in cui le linee del campo magnetico terrestre si ricongiungono.
Sarebbe l’accelerazione di queste particelle a produrre una scarica elettrica improvvisa di enorme potenza, attivando gli sprazzi di luminosità prodotti dalle sottotempeste aurorali. Un fenomeno spettacolare che, comunque, poco incide sull’atmosfera del nostro pianeta. Diverso invece il discorso per la tempesta geomagnetica, perché gli eventi di questo tipo, se di grande potenza, potrebbero influire sulla rete elettrica della Terra. Qualcosa di simile si era già verificato nel 1989, quando una tempesta solare interruppe l’afflusso di elettricità per circa 9 ore.
Dobbiamo preoccuparci per questi eventi astronomici di intensità non trascurabile? Gli esperti rassicurano che gli effetti di una tempesta geomagnetica di livello G3 restano modesti. Alle alte latitudini, la tempesta potrebbe semplicemente provocare disturbi a trasmissioni e telecomunicazioni, nonché al sistema GPS.
Secondo le previsioni degli scienziati, la tempesta in corso produrrà aurore simili ma visibili solo nelle zone più settentrionali. Di nuovo in Canada quindi, ma anche in Alaska. Senza tuttavia pregiudicare più di tanto il corretto funzionamento della rete elettrica terrestre. Se la tempesta fosse veramente forte, invece, i danni potrebbero verificarsi su scale mondiale e riguardare:
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