Nel II secolo d.C., quanto tempo occorreva a un esercito per marciare da Roma alle Alpi. E quale strada era meglio prendere per viaggiare a cavallo dalla Toscana a Napoli? C’era un pedaggio da pagare? Una app risponde a tutte queste domande. Con Orbis, una sorta di GoogleMaps focalizzata sul mondo romano, sono censiti più di duecento siti storici, con tutte le antiche strade dell’Impero.
L’interessante sistema di navigazione temporale si deve a un team di storici della Standford. Il programma è infatti presentato come lo Stanford Geospatial Network Model of the Roman World. Grazie a questa app possiamo tornare all’epoca dei Romani e conoscere i tempi dei viaggi, il percorso articolato in strade e i costi di ogni escursione nel mondo antico.
Gli sviluppatori di Orbis hanno ricreato un vero e proprio impero in forma digitale. La app ci pone di fronte all’estesa rete di strade e rotte dell’antico Impero Romano nel periodo di suo massimo splendore, ossia il II secolo d.C.. Ma non siamo soltanto di fronte a strade e riferimenti geografici. L’applicazione ci mostra anche le principali città antiche, i porti, i fiumi navigabili, i pedaggi, le locande più grandi in cui fermarsi…
Una mappa del genere è molto utile a storici e scrittori. Ma può rivelarsi interessante anche per semplici curiosi e appassionati di storia antica. Oggi muoversi per l’Europa è relativamente semplice. In due ore possiamo volare da Roma a Londra. Come si comportavano invece gli antichi Romani? Quanto tempo ci avrebbero messo per raggiungere Londinium da Roma? Esistevano strade più sicure e altre più rapide. Quale scegliere? E poi quale mezzo era preferibile? Meglio affidarsi a un carro trainato da buoi, a un cavallo o procedere a piedi?
Entrare in Orbis è come viaggiare attraverso il tempo. Per testarlo bisogna selezionare il punto di partenza, la destinazione e il mezzo di trasporto. Opzioni aggiuntive sono la scelta della stagione dell’anno, la merce da trasportare e il budget per il viaggio.
Il primo modello della app, online ormai da dieci anni, è stato creato dal professor Walter Scheidel e dallo specialista in scienze umane digitali della Stanford, Elijah Meeks. Pare che ci siano voluti otto mesi per caricare tutti i dati e sviluppare un’interfaccia opportuna. Il risultato è ottimo. Funziona pure meglio di GoogleMaps! Questo perché Orbis è un navigatore dinamico, si autosviluppa grazie alla combinazione di dati creati dalle ricerche. E in pratica consente agli utenti di ottenere informazioni che non potrebbero essere raccolte dai libri e dalle mappe antiche.
Gli storici hanno tracciato le migliaia di destinazioni in rotte terrestri e marittime, su tutti e tre i continenti dell’Impero Romano. Ma Orbis fa di più: integra scenari di vita reale e ci pone di fronte a situazioni pratiche connesse al tempo atmosferico, alle stagioni, alle finanze… Tanto per dire, fra le opzioni, possiamo scegliere di muoverci con una barchetta, con una carovana di cammelli, a dorso di mulo. C’è anche l’opzione che segue il passo della marcia militare.
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