Un test veloce per scoprire se soffri d’ansia

L’ansia è un’emozione naturale e non per forza dannosa o invalidante. Secondo la letteratura psichiatrica esistono tre tipi principali d’ansia. Ed è importante capire da quale tipo di disturbo siamo afflitti prima di rivolgerci a un terapista o di preoccuparci. Nel tempo sono stati sviluppati poi dei test sull’ansia che possono aiutarci a valutare il grado di disagio avvertito…

Innanzitutto dobbiamo distinguere fra ansia cognitiva, fisiologia e comportamentale. E dobbiamo poi imparare ad accettare questo tipo di emozione o combinazione di emozioni, come un elemento ineluttabile dell’esistenza.

Il termine ansia deriva dal latino angĕre, che significa stringere. Si tratta quindi di stato emotivo che ci limita e ci attanaglia (Commons license) – curiosauro.it

Ansietà: che cos’è?

Talvolta l’ansia si rivela come un meccanismo positivo per l’esistenza. È un segnale che ci mette in allarme, ci avvisa di un malessere o di un pericolo. Il problema è quando questo stato di preoccupazione diventa angoscia o ingestibile malessere. Come annunciato, esistono vari test (molti si trovano sul web) con cui è possibile valutare l’entità di quest’emozione. Va ribadito però che tali test non possono diagnosticare uno stato di ansia. Tale diagnosi può essere condotta solo da medici specializzati. E diffidate di chi vi lascia intendere il contrario.

Dicevamo, livelli moderati di ansia possono rivelarsi positivi: ci permettono di tenere alta l’attenzione, ci motivano e ci mantengono attivi. Se questa emozione sorge di continuo e senza reale scopi, allora c’è un problema. Tutti noi reagiamo agli stimoli esterni e ai problemi della vita preoccupandoci e allarmandoci. Ma queste reazioni devono essere adeguate alla reale criticità della situazione.

Un test veloce sull’ansia

L’ansia, quando diventa un disturbo invalidante, deve essere diagnosticata da uno specialista (Commons license) – curiosauro.it

Immaginate di essere di fronte a tre porte, in una casa sconosciuta. La prima è appena schiusa e lascia intuire un interno scuro, non illuminato. La seconda è completamente aperta e rivela al suo interno uno spazio vuoto con un’altra porta, questa volta chiusa. La terza è invece serrata.

Quali di queste tre porte, a istinto, vi preoccupa di più? Quale, cioè, non superereste mai? Se avete scelto la prima porta, probabilmente non soffrite davvero di stati ansiosi: siete solo vigili ed emotivi, forse solo un po’ più di chiunque altro. La scelta della seconda o della terza porta indica una forma ansiosa più evidente, probabilmente di origine cognitiva.

L’ansia cognitiva si manifesta sotto forma di preoccupazioni e pensieri negativi. Diventa grave quando implica paranoie e sensazioni di disgrazie imminenti. Peggiorando può trasformarsi in ansia fisiologica, che si esplica attraverso palpitazioni, nausea, tremori, tensione muscolare, sensazione di soffocamento, sudorazione, vertigini.

Il problema diventa comportamentale quando intacca le reazioni manifeste: le parole e i gesti, come nel caso dei tic nervosi. I test sull’ansia, ripetiamo, non hanno valore diagnostico: servono solo ad autovalutarci.

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