Mangiare a intermittenza è la dieta che fa dimagrire davvero

Mangiare a intermittenza sembra dare gli stessi risultati del mangiare 24 ore su 24. Lo dice uno studio del San Raffaele di Milano, che dimostra così come sia facile dimagrire facendo circa 16 ore di digiuno senza controindicazioni!

La dieta del digiuno intermittente ha molto successo. Fiorello ne parlò entusiasticamente anni fa, visto che era riuscito a dimagrire concentrando i suoi pasti dalle ore 8 alle 16. Ma sarà un metodo efficace o solo mera pubblicità?

Dieta 8/16 – curiosauro.it

Dimagrire non è mai stato così facile

C’è, però, un nuovo studio cinese che frena gli entusiasmi su questa dieta ad intermittenza, dimostrando che questo tipo di digiuno non offre chissà quali vantaggi per quanto riguarda la perdita di peso. Hanno fatto un esperimento in cui le donne mangiavano 1.200-1.500 calorie al giorno e gli uomini 1.500-1.800. I partecipanti erano tenuti a fotografare ogni piatto consumato e a tenere un diario alimentareUna metà dei volontari ha seguito la dieta a restrizione oraria, l’altra metà poteva mangiare liberamente, ma senza superare il totale di calorie ammesse.

Dopo un anno di monitoraggio, si è visto che le differenza tra una dieta h24 e una con restrizione di orario non dava risultati tanto diversi. La prima aveva fatto perdere 6,3 kg mentre la seconda, quella ad intermittenza, 8 kg: uno scarto davvero minimo! Anche il miglioramento di altri parametri, come circonferenza addominale, grasso corporeo e massa magra, è risultato simile nei due tipi di dieta. Stesso discorso per livelli di glucosio nel sangue, insulino-resistenza, colesterolo e pressione sanguigna. 

Dieta 8/16 – curiosauro.it

Dimagrire nello stesso modo ma con metodi diversi

Anche uno studio condotto dal San Raffaele di Milano dimostra che la differenza tra le due diete è davvero minima. Ampliare a 16 ore il digiuno non fa la differenza né sulla perdita di peso né sui parametri metabolici, a patto che mangiando h24 si rispetti comunque una importante limitazione calorica. Osservando, però, le tabelle dello studio (come già in quello cinese) il gruppo con dieta a restrizione oraria raggiunge obiettivi leggermente migliori di chi può mangiare a tutte le ore.

Questo fatto potrebbe portare a ipotizzare che, in un lavoro con un numero più ampio di partecipanti, le differenze risulterebbero statisticamente significative a favore della dieta 8/16. Alla base c’è l’idea che il metabolismo degli zuccheri e dell’insulina segua i nostri ritmi circadiani, quindi mangiare nella fascia 8-16 (quando il sole è più alto all’orizzonte) sarebbe la cosa migliore. Mangiare al pomeriggio o di sera porta a una maggiore insulino-resistenza, rendendo anche meno efficienti i meccanismi di pulizia cerebrale che si attivano di notte.

Una dieta facilmente praticabile

La dieta 8/16 ha successo perché è facilmente praticabile e non presenta controindicazioni. I medici la sconsigliano solo ai bambini, agli adolescenti, alle donne in gravidanza che allattano e a chi soffre di disturbi alimentari. Pensiamo a una persona bulimica: una volta terminato il digiuno, si lancerebbe in abbuffate ancora più sregolate! In ogni caso, prima di iniziare un regime di digiuno intermittente, è necessario chiedere sempre il parere del proprio medico.

Il fatto di digiunare è di per sé positivo, perché permette di sviluppare una consapevolezza sulle proprie sensazioni interne e di percepire meglio il senso di vera fame o sazietà. Per valutare l’efficacia del tipo di alimentazione si misurano, insieme al medico, parametri legati al livello energetico, per esempio:

  1. Se ci si sente meno stanchi.
  2. Se si ha meno fame.
  3. Se migliora l’efficienza mentale, come l’attenzione e la concentrazione.

Questo metodo prevede l’assunzione di tre pasti: la colazione, il pranzo e uno spuntino. Tra i cibi consigliati troviamo:

  1. Latte fermentato (yogurt o Kefir).
  2. Pane bianco senza zucchero con cereale integrale a scelta.
  3. Marmellata.
  4. Tè o caffè.
  5. Proteine vegetali e animali alternate.
  6. Doppia porzione di verdura.
  7. Una porzione di frutta.
Dieta 8/16 – curiosauro.it
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