Un nuovo sistema laser statunitense è riuscito, in un test, ad abbattere un drone volante da terra. Sparando il suo raggio ad alta energia (invisibile a occhio nudo), il laser ha quindi abbattuto in un millesimo di secondo il suo obiettivo mobile. Durante il test, gli ingegneri coinvolti hanno registrato un bagliore arancione infuocato espandersi attraverso il drone…
Dunque, la Marina degli Stati Uniti ha abbattuto per la prima volta un drone attraverso l’uso di un laser elettrico. Potrebbe sembrare un test come un altro, ma non lo è. Il laser infatti rivela il potere di colpire e distruggere qualsiasi missile subsonico o razzo da crociera.
Sponsorizzato dall’Office of Naval Research (ONR) degli Stati Uniti, il test è stato condotto in collaborazione con l’Office of the Under Secretary of Defense (Research and Engineering) e la Lockheed Martin. La simulazione aveva lo scopo di dimostrare la straordinarie capacità delle nuove armi laser targate Trailblazer. Armi capaci di tracciare ed eliminare bersagli di grandi dimensioni, come appunto il drone usato nel test. Secondo la Difesa americana i nuovi laser potrebbero essere sfruttati anche per fronteggiare veicoli aerei robotici ad ala fissa, quadricotteri e missili da crociera subsonici.
Il test, svoltosi a febbraio scorso, ha soddisfatto tutti. Pare insomma sia andato alla grande, almeno secondo le testimonianze degli ingegneri coinvolti. E tutto ciò ha estrema importanza per la Difesa degli USA. Per la prima volta la Marina degli Stati Uniti ha utilizzato un’arma laser ad alta energia completamente elettrica per attaccare e abbattere un bersaglio mobile (che rappresentava un missile da crociera subsonico). Il laser, noto come Layered Laser Defense (LLD), è un’arma infallibile. Progettata e costruita da Lockheed Martin, l’arma è un sistema multi-dominio e multi-piattaforma. Significa che può essere usata per più scopi e in diverse situazioni.
Può per esempio contrastare i sistemi aerei senza pilota e le navi ad attacco rapido sotto forma di laser ad alta potenza. E poi può utilizzare il suo telescopio ad alta risoluzione per tracciare le minacce aeree in arrivo. Potrebbe anche funzionare nell’identificazione dei nemici durante le azioni di combattimento e condurre la valutazione dei danni da battaglia dei bersagli impegnati. Sempre secondo la Lockheed Martin questo tipo di laser può senza problemi disabilitare i sensori o abbagliare le forze ostili, senza accecarle in modo permanente.
I sistemi laser super innovativi come l’LLD esprimono un enorme potenziale. Possono di fatto tracciare le strategie future delle operazioni di combattimento navali. Grazie al laser la Marina potrà difendersi da un drone spia o da un missile. In definitiva l’arma è progettata per rispondere a diverse minacce, e fornisce una precisione mai sperimentata, utile per integrare i sistemi difensivi esistenti e migliorare la letalità nei conflitti ad alta intensità.
Il test dell’LLD nasce come una collaborazione da parte della comunità scientifica e dello sviluppo in campo militare. Gli Stati Uniti vogliono appunto aggiornare con la nuova tecnologia laser tutti i reparti del suo esercito. Con la speranza di poter affrontare molteplici minacce utilizzando una nuova gamma di opzioni.
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