Secondo uno studio recente, l’uso di materiale pornografico può portare a un maggior desiderio di dominare l’altro. Questo a causa di immagini a volte violente di sesso estremo. Troppo porno potrebbe essere pericoloso!
Ci sarebbe una relazione tra l’uso di materiale pornografico e il comportamento sessuale aggressivo? Sembrerebbe di sì, almeno per quanto riguarda il sesso maschile.
La psicologa Brooke de Heer, docente di criminologia alla Northern Arizona University, ha condotto uno studio su 150 studenti per identificare la relazione tra l’uso frequente della pornografia e l’aggressività durante l’interazione sessuale. I primi risultati hanno dimostrato che gli uomini che adottano preferenzialmente un approccio impersonale al sesso, tipico della pornografia estrema, sono più a rischio di commettere violenza sessuale.
Secondo lo psicoanalista Massimo Recalcati, autore del saggio Esiste il rapporto sessuale? Desiderio, amore e godimento” (Raffaello Cortina Editore 2021), il corpo che viene visto come un oggetto da usare per godere, può scatenare nelle persone sia un senso di piacere che uno di distruzione e morte. Ed è proprio in questo caso che si potrebbe scatenare la violenza fisica durante il rapporto. La pornografia, infatti, può portare a questo perché si presenta come qualcosa dove non c’è amore né desiderio, ma solo corpi che si possiedono o sono posseduti senza un nome e un’anima.
La pornografia è una passione più maschile che femminile (le donne prediligono soprattutto i film erotici n.d.r.), perché richiama a un piacere immediato, come quello che si esaurisce attraverso la scarica orgasmica. Il godimento maschile, quindi, si adatterebbe più facilmente all’esibizione anonima e stereotipata dell’atto sessuale. La differenza con l’amore è che questo prevede delle persone con un nome, con una soggettività, che le rendono uniche, e che impediscono alla pulsione erotica di diventare avulsa da ogni sentimento e di scadere nella violenza.
Il materiale pornografico trasforma gli esseri umani in cose e questo favorirebbe l’aumento dell’aggressività nei suoi fruitori. La ripetuta visione di materiale pornografico provocherebbe, infatti, alterazioni della connettività di alcune regioni cerebrali collegate al raggiungimento del piacere. Per attivarsi queste zone del cervello avrebbero bisogno di stimoli intensi, anche se le alterazioni potrebbero preesistere ed essere, alla fine, la causa e non la conseguenza di un ricorso alla pornografia.
Secondo uno studio ungherese sui frequentatori di siti porno, l’uso della pornografia costituirebbe un problema solo nel 3-8% degli utenti. Queste persone, solitamente, hanno difficoltà preesistenti, come:
E le donne? Quanto possono essere influenzate dalla pornografia? Una ricerca americana dimostra che il porno non va ad alterare in alcun modo il comportamento femminile, anzi, a volte può essere un valido aiuto. La visione di materiale pornografico porta spesso le donne a una maggiore consapevolezza del loro corpo, e a una maggiore soddisfazione durante la masturbazione, senza che questo influisca negativamente sulla sessualità espressa con il partner.
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