Dei ricercatori hanno trovato in Australia il fossile di un trilobite risalente al Cambriano… E si tratta di un reperto assai speciale. Secondo gli esperti, infatti, è la più antica testimonianza di cannibalismo mai scoperta finora.
In natura ci sono parecchi animali dediti al cannibalismo, ovvero abituati a nutrirsi di loro conspecifici. E ora conosciamo anche chi è stato il primo cannibale della storia.
Dobbiamo risalire al Cambriano. Cioè a più di cinquecento milioni di anni fa. E in quell’epoca possiamo trovare la prima vera testimonianza di cannibalismo. A praticare questa attività non così simpatica era un trilobite di cui abbiamo un fossile. Un reperto scoperto di recente in Australia. Il corpo del delitto rivela infatti i segni del più antico caso di cannibalismo mai riscontrato finora. Le ferite del povero trilobite sono descritte in uno studio pubblicato su Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology.
Spieghiamo prima cosa sono i trilobiti. I paleontologi li descrivono come artropodi estinti che riempivano gli oceani. Nelle acque del Cambriano e fino al Permiano, questi esserini erano dovunque. Poi, più o meno duecentocinquanta milioni di anni fa, hanno subito un’estensione di massa.
Dicevamo: i trilobiti erano diffusi ovunque. E secondo gli esperti si erano evoluti in almeno ventimila specie diverse. A noi interessano due di queste. La Redlichia takooensis e la Redlichia rex. Entrambe scoperte in Australia e ritrovate nella stessa formazione, la Emu Bay Shale di Kangaroo Island. La Redlichia takooensis si nutriva del cibo che trovava sul fondo dell’oceano. La rex, invece, era un predatore spietato. E sovente attaccava anche le takoooensis.
Ecco perché molti esemplari della takooensis rivelano sulla conchiglia i segni dei morsi dei rex. Ma in questo caso non possiamo parlare di cannibalismo: è come se un uomo mangiasse una scimmia.
Il cannibalismo si manifesta quando le Redlichia rex si nutrivano di altri rex. E a quanto pare succedeva. Lo abbiamo capito dagli escrementi di un fossile e dai segni lasciati su un “cadavere” fossilizzato. Prove inconfutabili secondo i paleontologi.
Come sappiamo, in zoologia il cannibalismo si verifica in condizioni ambientali sfavorevoli come la sovrappopolazione o la cattività. Ci sono anche studi che dimostrano come gli atti di cannibalismo siano per gli animali un comportamento normale per limitare la densità di popolazione e quindi aumentare le probabilità di sopravvivenza di alcuni individui. Le termiti e le formiche lo fanno di continuo. Ma sono cannibali anche le iene e i leoni.
Quindi pensiamo che i trilobiti si siano trovati in una situazione di sovrappopolazione. Il cibo scarseggiava, e quindi ci si è dovuti arrangiare.
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