Si troverebbe nel cervello e spingerebbe l’intestino a bruciare grassi. I biologi dello Scripps Research Institute (TSRI) di La Jolla, California, parlano comunque di una ricerca base, anche se ricca di potenziali sviluppi farmaceutici.
Uno degli ormoni dimagranti potrebbe essere la serotonina, anche se il motivo non è ancora noto. Questo è un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale, coinvolto nella regolazione del tono dell’umore.
Gli studi si stanno focalizzando sui mammiferi, in particolar modo sui maiali. L’equivalente della serotonina in loro produce contrazioni intestinali. Grazie a ulteriori ricerche, si è rivelato che FLP-7 viene secreto dai neuroni nel cervello in risposta ad elevati livelli di serotonina. Sarebbe quindi questo l’ormone che determinerebbe una perdita di grasso corporeo, anche se è presto per poterlo dire con certezza! L’ipotesi più accreditata sarebbe quella che analizza il circuito cerebrale. Il cervello, infatti, produce serotonina in risposta a segnali come la presenza di cibo.
Questo processo, a sua volta, stimola la produzione di FLP-7, il quale attiva un recettore nelle cellule dell’intestino, che inizia a bruciare grassi indipendentemente dall’ingresso di cibo. I risultati hanno evidenziato l’importanza del neuropeptide FLP-7, che nei nematodi viene secreto dai neuroni in risposta ad elevati livelli di serotonina. La molecola, immessa nel sistema circolatorio, è poi in grado di dare inizio al processo che consente di bruciare i grassi attraverso l’attivazione di un recettore a livello intestinale.
Il dato interessante è che i livelli dell’ormone sembrano poter essere modulati, nei vermi, senza effetti collaterali. Per scoprire questo, gli scienziati hanno condotto esperimenti sul metabolismo del verme nematode Caenorhabditis elegans, il cui cervello produce molecole per certi versi molto simili ai segnali chimici messaggeri del cervello umano. I test sono stati condotti su vermi che presentano un sistema metabolico più semplice di quello umano, ma con trasmettitori simili a livello cerebrale.
I ricercatori ne hanno però modificato il DNA, eliminando alcuni geni al fine di interrompere lo scambio di informazioni tra la serotonina cerebrale e la possibilità di bruciare i grassi. Hanno così scoperto come interrompere il legame, perché senza il gene che codifica per l’ormone FLP-7 la catena del dimagrimento si interrompe.
La serotonina, nota anche come ormone del buonumore, è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall’amminoacido essenziale triptofano. Questa è coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche, molte delle quali ancora da chiarire. Come tutti i mediatori chimici, agisce interagendo con vari e specifici recettori, espletando un effetto diverso in base alla regione corporea considerata. Tra le varie funzioni che la serotonina svolge, ricordiamo le più importanti come:
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