L’Italia è bella vista da vicino e da lontano. Se ne accorgono anche gli astronauti e i satelliti, che non tornano mai a casa senza una foto dello stivale… Anche il satellite Sentinel-3 della missione Copernicus ha scattato una foto dell’Italia vista dallo Spazio. Ma la bellissima foto rivela anche un dramma.
Copernicus è la missione cogestita dalla Commissione Europea e dall’Agenzia spaziale europea (ESA). Il suo obiettivo è quello di raccogliere informazioni sulla salute dell’atmosfera, dei ghiacci, degli oceani e di altre aree terrestri.
La foto dello stivale che rivela un dramma
Cosa si nasconde dietro la vista immortalata l’11 aprile scorso dal satellite Sentinel-3? Secondo molti esperti, la bella foto dell’Italia rivela un dramma ecologico. Di cosa stiamo parlando? Cominciamo col dire che il satellite è stato lanciato il 16 febbraio 2016 dal cosmodromo di Plesetsk (Russia) proprio per monitorare e comprendere le dinamiche globali su larga scala. In pratica lo strumento è in orbita per fornire informazioni in tempo quasi reale sia per le previsioni meteo che per la salvaguardia dell’ambiente.
Oltre a essere un prezioso strumento per la ricerca scientifica, il Sentinel-3 studia con attenzione anche l’impatto del riscaldamento globale. E dato che si trova lassù, il satellite ci dona anche degli scatti eccezionali. Come accaduto appunto con la foto dell’Italia di cui parliamo in questo articolo.
Cosa non torna nella foto dello stivale
Alcuni ricercatori hanno analizzato con attenzione la foto dello stivale. I meteorologi si sono concentrati sull’assenza di nuvole, a testimonianza del tardo arrivo della primavera. I climatologi, invece, hanno osservato altro… Lo scatto, ottenuto a ottocento chilometri di quota (circa il doppio dell’altitudine occupata dalla Stazione spaziale internazionale), rivela un dramma ecologico. L’effetto macroscopico dell’impatto umano sull’ambiente.
Concentrandoci sui monti che costellano la dorsale appenninica o i grandi picchi alpini si riscontra la totale mancanza di neve. Il “bianco” è presente solo sopra i 2000-2400 metri come dovrebbe succedere solo d’estate. Ecco il problema, drammatico sotto molti punti di vista. Copernicus ha quindi rivelato l’impatto drammatico dei cambiamenti climatici. L’Italia si sta impoverendo. Anno dopo anno perde nevai e ghiacciai. E tutto ciò ha delle conseguenze disastrose sugli equilibri idrici ed ecologici del nostro Paese.
Gli Appennini e le Prealpi sono ormai quasi del tutto prive di neve. È evidente. E fa specie che ci sia bisogno di guardare la situazione dall’alto per poterne valutare la gravità.
La situazione peggiore si riscontra sul ghiacciaio della Marmolada. Questo ghiacciaio, secondo gli esperti, dall’inizio del XX secolo ha perduto l’ottantacinque percento della sua massa. I climatologi ritengono che presto morirà. Tra trent’anni non ce ne sarà più traccia.