Come curare l’eiaculazione precoce? Uno studio pubblicato sull’Asian Journal of Urology discute la procedura medica con cui dei dottori libanesi sono riusciti a guarire (con l’uso della corrente elettrica) un uomo con problemi a esercitare controllo volontario sull’eiaculazione. Gli scienziati che hanno studiato la questione credono quindi di aver trovato una cura per la disfunzione sessuale… Ma potrebbe essere un po’ traumatizzante!
Il metodo, secondo gli autori della ricerca, potrebbe aiutare gli uomini a durare fino a sette volte di più a letto… Ma occorre utilizzare la corrente elettrica. Nello specifico, il trattamento richiede un’esposizione all’elettricità di circa mezz’ora.
I medici di Beirut sono riusciti a intervenire su un paziente affetto da eiaculazione precoce. E, dopo il loro trattamento, l’uomo ha ottenuto prestazioni sette volte più durature rispetto al passato. Ora il metodo è in attesa di ulteriori studi per determinare la sua efficacia a lungo termine. E, soprattutto, bisognerà capire se il trattamento potrà essere implementato in sicurezza.
Da un punto di vista scientifico, la notizia è molto incoraggiante. La medicina è riuscita a intervenire su una condizione molto diffusa nella popolazione maschile e per la quale, in genere, c’è poco da fare. Cosa hanno fatto i medici libanesi di così speciale? In sintesi, hanno aiutato un uomo affetto da eiaculazione precoce con una terapia a corrente elettrica.
Ecco la procedura… Gli urologi di Beirut hanno fatto passare dell’elettricità attraverso il pene di un uomo di ventotto anni per stimolare il nervo dorsale. Questa terminazione nervosa è deputata al raccoglimento di informazioni sul movimento e sulle sensazioni del membro.
Prima del trattamento, il paziente raggiungeva l’orgasmo in trenta-quaranta secondi. Aveva provato a risolvere la questione assumendo farmaci tradizionali. Ma non ha ottenuto risultati. I medici libanesi hanno provato allora il loro intervento sperimentale. Hanno di fatto attaccato degli elettrodi all’organo virile dell’uomo per una mezz’ora. E hanno fatto passare l’elettricità in modo continuo. La procedura è stata ripetuta tre volte, per una settimana. Alla fine è stato chiesto al paziente di rimettersi alla prova…
Dopo la “cura” il ventottenne ha affermato di aver eiaculato dopo due minuti. Insomma, c’era stato un miglioramento. Così il trattamento è andato avanti per quindici mesi, sempre tre volte alla settimana, e con scariche elettriche di mezz’ora. Alla fine di tutti questi mesi, il ventottenne è riuscito a eiaculare dopo cinque minuti. 4,9 per la precisione.
Quale è il senso scientifico della stimolazione elettrica? Lo studio afferma che parte del processo di eiaculazione prevede il rilascio dello sperma dalla contrazione di più muscoli perineali. E la terapia d’urto del nervo dorsale del membro può funzionare per rallentare la contrazione di questi muscoli.
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