Quando parliamo di terraformazione di Marte intendiamo uno straordinario progetto di ingegneria planetaria atto a trasformare un pianeta “invivibile” in una nuova Terra, ovvero frequentabile dagli esseri umani.
Suona come un’ipotesi irrealizzabile, ma esistono molti studi e varie strategie che credono fortemente in un simile progetto. Dunque non si tratta soltanto di un’ipotesi teorica…
I piani per la terraformazione di Marte
Uno studio risalente al 2015 dell’Università dell’Arkansas ha suggerito che alcuni metanogeni potrebbero sopravvivere alla bassa pressione di Marte. In pratica, quattro specie di metanogeni, sottoposti in laboratorio a un ambiente simile a quello marziano, si sono dimostrati atti a far crescere piante e vegetali in genere negli ambienti sotterranei del pianeta rosso. Avere delle piante significa produrre ossigeno, nutrimento e altre sostanze necessarie alla vita…
Tale studio è uno dei tanti progetti di ricerca che hanno come fine la terraformazione di Marte. Dunque è davvero possibile trasformare Marte da pianeta ostile alla vita terrestre in un ambiente compatibile con la vita? Per far ciò gli scienziati devono trovare un modo per “riabilitare” il clima, rendere l’atmosfera respirabile e “bonificare” la superficie. In alternativa, sarebbe necessario costruire strutture isolanti e dotate di ambienti interni biologicamente sani.
Perché scegliere proprio Marte?
Gli astrofisici puntano molto su Marte rispetto ad altri potenziali bersagli, perché sul pianeta rosso è più probabile la presenza di acqua. E poi perché la storia geologica del pianeta suggerisce che un tempo qui ci fosse un’atmosfera densa simile a quella terrestre. Eppure ci sono molti limiti evidenti. Uno su tutti: Marte gode di una bassissima gravità. Poi rivela bassi livelli di luce rispetto a quelli terrestri. Altro problema fondamentale è la mancanza di un campo magnetico.
In generale, Marte è il più simile alla Terra di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. Un tempo doveva disporre di un’atmosfera densa, di molti bacini di acqua e di minerali simili a quelli terrestri. Ecco perché la terraformazione funzionerebbe meglio qui che su altri pianeti.
Di sicuro per mettere in atto una terraformazione su Marte avremmo bisogno di una tecnologia oggi indisponibile. I costi di un simile progetto sarebbero poi incalcolabili. Ma per il futuro, l’uomo dovrà per forza orientarsi verso un piano così complesso. Sulla Terra, presto o tardi, scarseggeranno le risorse e l’inquinamento porterà all’inabitabilità di molte zone. In molti sono convinti che la colonizzazione di altri pianeti sia l’unica possibilità per evitare l’estinzione dell’umanità.
Il primo passo da compiere sarebbe proteggere l’atmosfera originale e artificiale. Alcuni scienziati ipotizzano che si possa creare una magnetosfera artificiale. Come? Sviluppando un sistema di anelli superconduttori latitudinali refrigerati, ciascuno dei quali atto a trasportare una quantità sufficiente di corrente continua.