Ogni essere umano è un corpo, una mente e una storia. Ma è soprattutto un contenitore e un generatore di emozioni. Tutto ciò che viviamo o pensiamo si converte in stati psichici affettivi, positivi o negativi. Ma spesso siamo portati a reprimere tali stati d’animo, o a ignorarli… Ecco perché non dovresti mai reprimere le tue emozioni.
A tutti, ogni giorno, capita di provare qualcosa di forte o di importante a livello emotivo. E tutti siamo portati a trattenere o nascondere certi stati d’animo. Lo facciamo per abitudine, per non essere giudicati o per paura di non essere capiti…
Non reprimere le tue emozioni
Anche se a volte può sembrare conveniente nascondersi, reprimere le proprie emozioni potrebbe avere effetti dannosi sulla psiche e peggiorare la qualità dell’esistenza. Ci è stato insegnato che le persone forti non si lamentano e non si lasciano andare. Siamo anche convinti che le persone emotive siano spesso pesanti e intrattabili. Ma in realtà siamo tutti emotivi. C’è solo chi riesce a nascondersi meglio. Ma a quale costo?
Innanzitutto negare la nostra emotività non ci rende più forti. Al contrario: la dissimulazione e la rimozione rendono le emozioni più critiche. Tale atteggiamento fa sì che gli stati d’animo negativi si calcifichino nel profondo, dove contaminano i pensieri e l’equilibrio mentale.
Chi rifiuta di accettare o riconoscere le emozioni negative non fa altro che alimentarle. Anche le filosofie orientali che suggeriscono il distacco dalle passioni dell’anima rivelano che il primo passo per emanciparsi dal vincolo delle emozioni è riconoscerle e accettarle.
Sigmund Freud scrisse: “Le emozioni represse non muoiono mai. Sono sepolte vive e prima o poi usciranno nel peggiore dei modi.”
Ansia ed esaurimento nervoso
Quali sono gli effetti a lungo termine della rimozione delle emozioni? Il primo è l’aumento dell’ansia. Lo stress derivante dall’accumulo di emozioni non sfogate può comportare un disagio incredibile. È come tenere dell’acqua stagnante in un recipiente per mesi, anni. Tutta la nuova acqua che entra sarà per forza contaminata dall’acqua cattiva. E poi, presto o tardi, il vaso traboccherà.
Ciò significa che si può andare incontro a un vero e proprio esaurimento mentale. In più, reprimere le emozioni ci porta a essere chiusi nella nostra negatività. E la chiusura crea isolamento.
La soluzione è aprirsi. Esprimersi. Imparare ad accettarsi. Le persone forti sono quelle che sanno essere oneste con le loro emozioni. Reprimere, invece, ci indebolisce a livello mentale e fisico. Molti studi rivelano che patologie come il colon irritabile, la cefalea, la nausea, la cervicale e la depressione possano derivare anche da stati emotivi irrisolti. Stiamo parlando di disturbi psicosomatici. Sembra un’ovvietà, eppure raramente ce ne rendiamo conto.