Grazie a dei semi di piante d’orzo geneticamente modificate una startup islandese vorrebbe creare carne sintetica. Ossia carne coltivata in laboratorio. Com’è possibile?
Per creare la carne coltivata c’è bisogno di una proteina particolare, chiamata fattore di crescita. Tale proteina viene di norma raccolta da campioni animali, “coltivata” e infine sfruttata per produrre carne. Ora però i fattori potrebbero crescere come piante!
Finora, per creare la carne in laboratorio, i fattori di crescita usati sono stati tutti di origine animale. Ma in futuro, con un nuovo metodo, potremo ricavare tali fattori dalle piante d’orzo rendendo il progetto più economico e ancora più sostenibile.
Presso la ORF Genetics in Islanda è in corso una ricerca per scoprire quale qualità di orzo possa produrre i migliori fattori di crescita. Il team islandese sta quindi coltivando più di centomila piante di orzo geneticamente modificate. Tutte sono ben curate all’interno di una serra gigantesca. L’obiettivo, come anticipato, è di usarle per creare carne sintetica in laboratorio.
La ricerca dei tecnici alimentari negli ultimi anni è concentrata appunto sullo sviluppo di tipi di proteine a base cellulare. Produrre tali proteine costa molto… Questo è il problema principale. Ecco perché la ORF Genetics sta sviluppando dei fattori di crescita privi di rischio biologico per carni coltivate a partire da cellule prelevate dall’orzo. Tale metodo, secondo la società, aiuterà a ridurre drasticamente i costi della coltivazione di carne.
Finora l’azienda biotecnologica aveva prodotto principalmente fattori di crescita umani, ma ora si sta specializzando anche in fattori di crescita animale. Tali fattori, detti MESOkine, potranno essere applicati all’industria della carne coltivata.
L’orzo geneticamente modificato viene raccolto e lavorato per estrarre le proteine del fattore di crescita. E queste proteine, a loro volta, saranno processate per produrre carne coltivata in laboratorio. L’azienda, ovvero la ORF Genetics, crede dunque di poter creare carne senza sfruttare più alcun tipo di allevamento. Il grandissimo terreno sotto serra sta già dando soddisfazioni. I ricercatori hanno raccolto dell’orzo biogeneticamente modificato che pare promettente… Sui due chilometri quadrati di terreno è attiva una coltivazione idroponica ad alta tecnologia.
Ma cosa sono in definitiva i fattori di crescita? Sono sostanze estratte dai semi dell’orzo che svolgono un ruolo importante nel mantenimento delle cellule staminali. L’azienda islandese vorrebbe perciò entrare nel mercato della carne da coltura cellulare facendo del tutto a meno di cellule animali.
La sigla ORF che compare nel nome della startup rimanda ai frame aperti di lettura (che in inglese sono detti appunto ORF). In biologia molecolare sono chiamati così gli intervalli di sequenza di DNA tra i codoni di inizio e di fine.
“La popolazione è in aumento e dobbiamo riuscire a sfamare tutti”, ha dichiarato alla BBC il direttore della tecnologia proteica di ORF Genetics, Arna Runarsdottir.
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