La NASA si è convinta: ha acquistato dalla SpinLaunch il dispositivo a centrifuga sottovuoto. Si tratta di un sistema di lancio spaziale a energia cinetica, che dovrebbe ridurre la dipendenza dai tradizionali razzi chimici. L’agenzia spaziale americana ha firmato un contratto per sfruttare il sistema per inviare un carico utile nello Spazio.
Il volo di prova, previsto entro la fine dell’anno, fornirà preziose informazioni alla NASA per valutare la funzionalità del progetto. Da questi test comprenderemo meglio anche le potenzialità effettive del sistema. E valuteremo se la SpinLaunch potrà usare la sua centrifuga in altri contesti. Magari per sparare in orbita astronauti o turisti spaziali.
L’accordo Space Act con la SpinLaunch è arrivato un po’ a sorpresa. Sapevamo che la NASA aveva già preso in considerazione i progetti della startup californiana. Ma nessuno si aspettava che l’accordo entrasse a far parte del Flight Opportunities Program dell’agenzia spaziale americana. L’obiettivo del programma è cominciare a sperimentare tecnologie innovative che potrebbero aiutare a risparmiare fondi e a stimolare la crescita dell’industria spaziale sostenibile.
Il sistema SpinLaunch utilizza un braccio rotante per accelerare un razzo e scagliarlo in cielo sfruttando la forza centrifuga. Tale approccio, ovviamente, potrebbe ridurre molto il costo dei lanci dato che non vengono usati propulsori ed energia.
L’anno scorso, presso lo Spaceport America nel New Mexico, la SpinLaunch aveva condotto il primo test verticale del proprio acceleratore a centrifuga. Il test però agiva al 20% della capacità effettiva del dispositivo. A conclusione della prova, la centrifuga lanciò un proiettile passivo lungo tre metri a un’altitudine di decine di migliaia di chilometri. Dunque, quell’acceleratore a centrifuga di prova rivelava un diametro di trentatré metri. E pare che fosse un terzo del sistema ora sviluppato e acquistato dalla NASA.
Dunque, la strategia di lancio proposta dalla SpinLaunch prevede l’accelerazione dei razzi (o delle capsule) a velocità incredibili sfruttando l’energia cinetica prodotta da un braccio rotante. Sarà poi la forza centrifuga a lanciare i veicoli verso il cielo. Le capsule dovrebbero quindi accendere i loro motori solo più tardi, cioè dopo aver superato l’atmosfera. Dal punto di vista teorico è chiaro il notevole risparmio di carburante e hardware. E quindi di denaro!
La compagnia californiana, a quanto pare, punta a lanciare i suoi primi voli di prova orbitali nel 2025. Il nuovo accordo con la NASA rappresenta un’importante pietra miliare nel lancio alternativo. E Jonathan Yaney, fondatore e CEO della SpinLaunch, si dice ottimista e pieno di entusiasmo. Non è certo un caso che, nel marzo 2022, SpinLaunch sia stata elencata come una delle 100 aziende più influenti da Time Magazine.
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