Antinfiammatori naturali: quali alimenti preferire

La natura, non è un mistero, ci offre centinaia di alimenti dalle proprietà antinfiammatorie. Eppure non è sempre chiaro in che modo e in che occasioni le sostanze nutritive di certi antinfiammatori naturali sappiano curare le infiammazioni croniche. Quali sono le spezie e gli alimenti che, secondo la scienza, aiutano a combattere le infiammazioni in modo davvero naturale? 

Il nostro sistema immunitario si attiva quando riconosce una componente estranea (un microbo, un polline, un prodotto chimico) nel corpo, e così nasce l’infiammazione… Quindi l’infiammazione non è un male in sé. Lo diventa quando dura troppo a lungo o è scollegata da una reale minaccia.

L’olio d’oliva: un alimento prezioso (Pixabay) – curiosauro.it

Ecco gli antinfiammatori naturali più efficaci

Molti studi sperimentali dimostrano che i componenti di alimenti (o bevande) possono rivelare effetti antinfiammatori. Il problema è sceglierli con criterio e non lasciarsi abbagliare da mode o da informazioni sommarie. In più, oltre a imparare quali prodotti assumere per curarsi, è anche necessario riconoscere gli alimenti dannosi. Ossia quei prodotti che causano o alimentano le infiammazioni.

Fra gli antinfiammatori naturali, ecco gli alimenti più efficaci. L’olio d’oliva ha un effetto antinfiammatorio mediato dalle sue caratteristiche antiossidanti. Nel frutto degli ulivi troviamo infatti l’oleocanthal, che secondo alcuni ricercatori funziona meglio dell’ibuprofene.

Altri alimenti dalle proprietà benefiche contro le infiammazioni sono i pomodori, la frutta secca (noci e mandorle) e le verdure a foglia verde (come spinaci e cavoli). Sono utili anche i frutti rossi (fragole, mirtilli, ciliegie e gli altri frutti ricchi di polifenoli naturali). E poi alcuni pesci, come il salmone, il tonno, le sardine

Alimenti che causano infiammazioni

Alimenti da evitare: patatine fritte (Pixabay) – curiosauro.it

Per contro, sarebbe molto utile cercare di evitare o limitare alcuni alimenti. Quali? Le patatine fritte, per esempio. E con loro tutti i fritti in generale. I carboidrati raffinati, come pane bianco e dolci. Le bevande gassate e zuccherate. La carne lavorata (salsicce, hot-dog). Il burro, la margarina e lo strutto.

Tutti questi prodotti sono famosi per non essere al 100% sani. Ma oggi sappiamo che sono anche associati a un aumentato rischio di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache. Entrambi questi problemi sono collegati a infiammazioni. Non ci sono dubbi che gli alimenti malsani contribuiscano poi all’aumento di peso, che è esso stesso un fattore di rischio per l’infiammazione…

Ogni infiammazione è un meccanismo essenziale dell’immunità innata. Ma dobbiamo tenere presente che questa condizione può essere inasprita da nutrienti che  facilitano l’azione di agenti patogeni o aumentano i danni tissutali di tipo chimico o biologico. Cibi indicati ci permettono di resettare il corpo. Cioè di ritornare alla normale funzionalità dell’organismo.

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