I cani e gli umani condividono la vita da migliaia di anni, e questo ha portato gli animali a sviluppare comportamenti simili ai nostri. Il motto chi sta con lo zoppo impara a zoppicare calza a pennello in questa situazione perché l’intelligenza dei cani si è adeguata a quella umana grazie alla vicinanza
Il concetto di intelligenza animale è complesso, ma vari esperimenti hanno dimostrato che il cane, nei 40mila anni in cui è amico dell’uomo, ha sviluppato tratti sorprendentemente simili a quelli del suo padrone.
L’intelligenza che si somiglia
I cani sono molto simili a noi umani e i ricercatori hanno analizzato alcuni aspetti peculiari che è giusto conoscere. Vediamo quali sono i principali.
I cani sono capaci di sotterfugi
Questo accade soprattutto quando si parla di cibo: per il loro preferito, infatti, sono capaci di manipolarci fino a portarci allo sfinimento! Un recente esperimento dell’Università di Zurigo ha dimostrato che l’animale è in grado di indirizzare un umano poco propenso a nutrilo, facendogli credere di volere una ricompensa legata ad una leccornia.
Sono giudici morali
In particolare lo diventano con chi non si comporta bene o non è leale con il loro padrone, al quale sono legati da una fedeltà indissolubile! I cani giudicano gli umani in base a come si comportano con gli altri, e sanno distinguere chi ha comportamenti antisociali. Durante uno studio condotto in Giappone, gli animali si rifiutarono di accettare cibo dalle mani di chi era stato sleale con i loro amici umani.
Un intelligenza fatta di gelosia e studio
I nostri amici del cuore sono gelosi e non lo nascondono mai. Se si sentono messi da parte, infatti, lo fanno capire in maniera anche plateale! I ricercatori dell’Università di Vienna hanno insegnato ad alcuni cani a tendere la zampa a comando, a prescindere dalla proposta di una ricompensa. I cani hanno iniziato a fare questa cosa ma, quando si sono accorti che altri loro simili venivano ricompensati, hanno smesso di allungare l’arto in segno di gelosia.
Un altro aspetto simpatico, è che sono portati a imparare le lingue. I ricercatori del Wofford College di Spartanburg (Carolina del Sud) sono riusciti nel 2010 a far imparare a un border collie i nomi di 1022 oggetti, classificandoli per macrogruppi. Gli umani raggiungono questa capacità linguistica attorno ai 3 anni di età, e i cani potrebbero averla evoluta per vivere meglio al nostro fianco. Oltre a questo, gli animali sono capaci anche di capire le intenzioni dei loro simili e di assumere un punto di vista diverso. Per esempio, se un cane vede un suo simile abbassare una leva con la zampa mentre ha la bocca piena, invitato a ripetere l’azione lo farà con la bocca e non con l’arto. Questo accade perché si è reso conto che il suo simile non avrebbe potuto usare altro, visto che aveva la bocca piena.
Altre somiglianze
I cani ascoltano in un modo simile al nostro. Il cervello canino e quello umano, infatti, rispondono in modo simile a suoni di richiamo, come quello di cani che abbaiano o persone che ridono. Le aree di attivazione sono simili, anche se il cervello del cane si attiva maggiormente per i suoni emessi dai suoi simili. La ricerca sembrerebbe indirizzare verso un’origine comune dell’area che processa la voce nel cervello, che punta a un antenato comune vissuto circa 100 milioni di anni fa!
I cani sono capaci anche di dedurre informazioni per esclusione: se per esempio nascondiamo cibo in due luoghi, per poi mostrare a Fido quello in cui non c’è cibo, capirà che lo spuntino si trova nell’altro. Un altro esempio di inferenza sociale si verifica quando i cani ci vedono indicare una direzione che loro seguiranno pedissequamente. I nostri fedeli amici amano molto anche giocare, soprattutto con i bambini. Imparano molte cose giocando, un po’ come accade a noi, fin da piccolissimi.