Quando l’Oceano Pacifico incontra l’Atlantico lo spettacolo visivo è fantastico! Le correnti sono differenti, i colori anche, e chi ha osservato il fenomeno dal vivo racconta che si ha la sensazione che ci sia una barriera invisibile messa al centro! Ma perché le acque degli oceani non si mescolano?
Gli esperti dicono che per spiegarlo bisogna scomodare la chimica e la biologia. Vediamo come…
Due oceani che si uniscono
Il portale Esoreiter spiega il fenomeno che riguarda l’incontro tra l’Oceano Pacifico e quello Atlantico in modo semplice ed esaustivo. Per capire, infatti, come mai le loro acque non si mescolino e le correnti vadano in senso opposto, bisogna valutare la differenza tra gli indicatori chimici e biologici. Il confine tra loro è il cosiddetto cuneo che si forma a causa delle diverse composizioni dell’acqua oceanica.
Uno dei fattori che maggiormente condiziona il fenomeno è dato dall’aloclino. Si tratta di uno strato di acqua marina in corrispondenza del quale si ha una rapida variazione della salinità, che passa dai valori alti dell’acqua superficiale a quelli più bassi dello strato profondo. Aloclino è una sorta di confine che si verifica tra corpi idrici più e meno salini e che impedisce la miscelazione delle acque. Questa è ostacolata anche dalla tensione superficiale dell’acqua, cioè dalla forza grazie alla quale le molecole sono collegate tra loro.
L’incontro degli oceani è unico
L’Oceano Pacifico e quello Atlantico sono gli unici due oceani che si incontrano. E i mari? Ci sono altri posti al mondo in cui è possibile osservare un fenomeno come quello descritto in precedenza? Un altro esempio aloclino lo possiamo vedere a Skagen, in Danimarca, dove il Mare del Nord porta le sue acque scure verso le onde turchesi del Baltico.
Poi, si possono ammirare anche lo spettacolare spartiacque di Gibilterra, nonché il punto in cui il Mar Bianco incontra il Mare di Barents. Questi fenomeni sono delle vere e proprie attrazioni turistiche, incredibilmente belle e uniche nel loro genere. La cosa più mozzafiato è senza dubbio il netto contrasto cromatico che sorge dall’incontro delle due diverse acque!
Altri posti nel mondo dove si verifica il fenomeno
Ci sono altri posti nel mondo, oltre a quelli già citati in precedenza, dove è possibile assistere al fenomeno dell’incontro tra mari e oceani diversi. Tra questi ricordiamo:
Cape Reinga, Aupouri in Nuova Zelanda
Cape Reinga è considerato il punto che separa il Mar di Tasmania a ovest e l’Oceano Pacifico a est. Qui i mari si incontrano e creano acque instabili al largo della costa. Per i Maori, l’incontro tra i due mari simboleggia quello tra maschio e femmina. Il posto è magico e ve lo posso assicurare perché ci sono stata di persona!
Prassonissi, Rodi – Grecia
Con la bassa marea è una semplice lingua di sabbia che collega il promontorio di Prassonissi all’isola di Rodi. Quando, invece, la marea sale, la spiaggia viene coperta dalle acque di entrambi i mari (Egeo e di Levante) fino a scomparire. La zona è molto amata dai surfisti perché il mare occidentale è spesso molto mosso e agitato dal vento.
Golfo dell’Alaska
Non si tratta di un vero e proprio incontro tra due mari, ma qui, nel Golfo dell’Alaska, le acque più fredde provenienti dai ghiacciai della costa incontrano l’Oceano. La diversa densità fa sì che le acque rimangano separate.