Nonostante l’Italia sia uscita dallo stato d’emergenza causa pandemia da Coronavirus, quest’ultimo non sembra essere così lontano
L’Italia è stato uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia da Coronavirus, che ha visto il mondo genuflettersi al suo cospetto. Nonostante si ufficialmente finito lo stato d’emergenza, i contagi non si sono arrestati. Dopo lockdown, Italia a colori e restrizioni in base alle zone e decisioni più o meno aspre da parte dei governatori delle singole regioni, siamo in una nuova fase dove il Covid c’è, ma siamo chiamati in causa verso una “convivenza” con esso.
Convivenza col Covid sì, precauzioni anche
Questa nuova fase più rilassata che ci obbliga a convivere con un virus – varianti annesse – che continua a viaggiare e a mietere contagiati è arrivata. Questo non vuol dire che dobbiamo realmente rilassarci ponendo nel dimenticatoio qualsiasi tipo di protezione contro il Covid. L’attenzione non deve mai abbassarsi. Gli esperti sono concordi con il fatto che bisogna continuare ad indossare la mascherina nei luoghi chiusi ed evitare, quando è possibile, tutte quelle zone sopraffollate. Il “no agli assembramenti” è un diktat ancora “buono e giusto”. I contagi no si arrestano, nonostante precauzioni e vaccinazioni.
Varianti meno forti, più contagiose e pericolo Long Covid
Il virus ci ha deliziato modificandosi con le sue varianti. I casi di ospedalizzazione causa Covid sono diminuiti, rapportando i dati con l’iniziale situazione pandemica. Questo non vuol dire che tutto sia finito. Le varianti sembrano essere più facilmente contagiose. Inoltre, nonostante ci si negativizzi prima e i sintomi siano, per la maggior parte dei casi, più “lievi”, c’è un fattore da non sottovalutare. Si tratta del Long Covid: niente poco di meno che il Covid a lungo termine.
Cosa significa? In poche parole moltissime persone che hanno superato il Covid presentano dopo mesi “strascichi” del virus come affanno, dolori muscolari sino a sensazioni e problemi più gravi. Non è ancora definibile il confine d’azione del long Covid né chi colpisce e perché. In virtù di questo aspetto è necessario mantenere alta l’attenzione attraverso un comportamento consono: indossare la mascherina in presenza di altre persone soprattutto in luoghi chiusi, igienizzarsi spesso, in particolar modo le mani ed evitare assembramenti.