Il reishi, anche noto come Ganoderma lucidum, è un fungo dalle numerose proprietà interessanti, e sfruttato da millenni dalla medicina tradizionale orientale. In Cina e in Giappone è conosciuto come il fungo dell’immortalità.
Che cos’è il Ganoderma Lucidum e quali sono i suoi reali benefici? Siamo davvero di fronte a un prodotto curativo miracoloso? E se è così, perché la medicina occidentale non lo prende in considerazione?
Reishi: il fungo dell’immortalità
Il Ganoderma lucidum è un fungo rossastro che spunta intorno agli alberi di latifoglie in decomposizione sia in Asia che in Europa. Possiamo definirlo tipico degli alberi di quercia e castagno. Il corpo fruttifero si presenta sotto forma di un gambo corto e massiccio coronato da un grosso cappello. L’imenio possiede moltissimi pori, almeno cinque per millimetro. Tale fungo non è commestibile ma viene utilizzato in Cina e in Giappone per la preparazione di un tè amarognolo, cui si attribuiscono immensi benefici.
La medicina tradizionale cinese ricorre al fungo dell’immortalità per produrre medicinali stimolanti, cardiotonici, ricostituenti, rinforzanti del sistema immunitario e tonificanti. Il prodotto è poi adoperato anche come antiossidante, analgesico e antistaminico naturale (per curare allergie e infezioni batteriche alle vie respiratorie). Secondo i cinesi il Ganoderma lucidum dovrebbe anche favorire l’ossigenazione del sangue. C’è anche chi lo adopera per contrastare il colesterolo e i radicali liberi.
Secondo tutte le analisi svolte da vari ricercatori, il fungo contiene effettivamente molti polisaccaridi e un’alta concentrazione di triterpeni e di peptidi. E tutte queste molecole potrebbero quindi avere effetti positivi sul sistema immunitario e cardiovascolare. Molti siti che commercializzano prodotti (compresse o polveri) a base di reishi affermano che il principio attivo possa addirittura essere utilizzato per bloccare le metastasi e contro l’ipertensione.
Il parere della medicina occidentale
Nonostante le sue numerose proprietà curative, in Europa e negli Stati Uniti non è permesso utilizzare il fungo dell’immortalità in erboristeria né in farmacia. Ma non ci sono norme che ne vietino la commercializzazione come infuso. Per questo esistono moltissimi prodotti sul mercato che si presentano come estratti o concentrati di reishi. Alcuni studi hanno però dimostrato che il 93% dei prodotti venduti come contenenti reishi in realtà contengono altri tipi di funghi.
L’etichettatura gioca sul fatto che esistono molti tipi di Ganoderma. Per questo, al posto del Ganoderma lucidum, tanti prodotti includono estratti di Ganoderma applanatum, Ganoderma australe e Ganoderma gibbosum, che non hanno gli stessi effetti e possono risultare anche pericolosi.
Tutti gli studi specifici sul fungo dell’immortalità rivelano che non esistono particolari controindicazioni. Possiamo quindi considerarlo un prodotto innocuo. E in certi casi anche valido come antinfiammatorio e antiossidante. Potrebbe però far male a individui immunodepressi e alle donne in gravidanza.