L’igiene orale è una pratica importantissima. Ci laviamo i denti per mantenere la bocca in un buono stato di salute. Rimuovendo gli agenti responsabili di placca e tartaro preveniamo l’insorgenza di varie patologie del cavo orale, come la carie e le malattie gengivali. Ma chi si lava i denti, poi, si lava anche la lingua?
Anche pulire la lingua è un’azione fondamentale nell’ambito dell’igiene orale. Bisogna strofinarla e raschiarla quotidianamente. Con lo spazzolino, con i raschietti specifici in metallo e con il collutorio.
I dentisti consigliano di pulire la lingua ogni giorno. Ciò ci aiuterà innanzitutto a evitare l’alitosi, poi ci aiuterà anche a eliminare tutti quei batteri che possono attaccare i denti, anche se ce li siamo lavati come si deve. Insomma, chi si lava i denti poi non sempre si lava anche la lingua. Ed è un errore. In commercio ci sono spazzolini fatti apposta (di solito sul retro delle setole c’è un gommino specifico) e poi ci sono i resistentissimi raschietti per lingua in metallo antiruggine. Ci sono poi speciali gel per la lingua che promettono di agire contro i batteri. E naturalmente ci sono i collutori.
Una volta pulita la lingua, le papille gustative saranno più libere e percepiranno diversi sapori: più intensi… Chi ha paura di irritare la lingua perché troppo sensibile, può intervenire con del bicarbonato di sodio.
La lingua è un organo muscolare importantissimo. Contribuisce alla masticazione del cibo e alla deglutizione, e poi è l’organo principale del gusto. La superficie superiore detta dorso è ricoperta da papille gustative che la rendono sensibile ai vari gusti e sapori. Naturalmente la sensibilità della lingua non è data solo dalle papille. Questo muscolo è mantenuto sempre umido dalla saliva e non è abituato a un contatto con l’aria esterna. In più è ricco di nervi e vasi sanguigni. E non dimentichiamo un’altra funzione formidabile: senza la lingua non potremmo parlare!
Questo organo complesso è fatto di pieghe, solchi e crepe. Può quindi trasformarsi facilmente in una riserva di sviluppo per batteri e funghi. Nel tempo, sul muscolo si accumula un vero e proprio strato di cellule morte della membrana mucosa, fatto di saliva secca e residui di cibo. E in questo strato i microrganismi come i batteri trovano un ambiente fertilissimo.
Spesso l’alito cattivo dipende proprio dall’azione dei batteri su questo strato. Ecco perché dobbiamo intervenire spazzolando e raschiando la superficie superiore e inferiore della lingua. Se non si vuole usare lo spazzolino, ci sono dei pennelli per la lingua, disponibili in diversi modelli. Ci sono poi i raschietti, che secondo i dentisti sono gli strumenti migliori per questo tipo di igiene. Ognuno si lava la lingua come vuole… L’importante è farlo!
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