Aria tossica presente negli aerei. In Italia, se ne parla già da un po’. Sui soliti canali social dedicati al complottismo e alla disinformazione, soprattutto. Ultimamente, però, se ne è parlato anche in trasmissioni d’inchiesta mainstream. In termini tecnici, siamo al cospetto di un rischio per la salute umana: la temuta sindrome aereotossica. Che cos’è? E quali sono i rischi concreti che corriamo?
Pare che molti passeggeri degli aerei di linea sperimentino problemi di respirazione durante e dopo i voli. Ciò può dipendere da vari fattori. Ma secondo alcuni interpreti la difficoltà respiratoria sarebbe collegata a una pericolosa sindrome aerotossica, che può portare anche alla morte. In pratica, si sostiene che l’aria respirata negli aerei sia tossica!
Succede che i filtri dell’aria condizionata degli aerei non funzionino come si deve, perché un po’ sporchi o difettosi, o che il meccanismo possa essere contaminato da batteri. Ciò può portare a problemi respiratori, come tosse e raffreddore. Su questo non ci sono dubbi. Ma sostenere che l’aria respirata negli aerei possa essere tossica suona un po’ strano ed estremo…
Secondo moltissimi siti e forum, però, ci sarebbe un problema gravissimo nascosto all’opinione pubblica. L’ossigeno nelle cabine dei voli commerciali sarebbe spesso contaminato da vapori tossici di olio lubrificante (Tricresyl phosphate). E, ancora più grave, questi vapori filtrerebbero all’interno delle cabine dei velivoli insieme a composti chimici delle chemtrail (scie chimiche), tra cui il chiacchieratissimo Stadis 450, sostanza che conterrebbe enormi quantità di bario velenoso. Insomma, anche qui si tirano in ballo le scie chimiche. Che però, almeno in questo caso, non contaminano l’atmosfera esterna ma quella interna al velivolo.
Il programma televisivo che ha affrontato la questione si è concentrato sui filtri dell’aria condizionata dei voli. Come sappiamo, in pratica, in ogni aeromobile c’è un sistema che trasforma e pulisce l’aria già presente nella cabina. Secondo qualcuno, quest’area potrebbe essere mescolata anche con dell’aria esterna, compressa dai motori dell’aeromobile, cioè con dell’aria di spurgo.
L’aria di spurgo serve per la pressurizzazione della cabina, per l’accensione dei motori e per il condizionamento dell’aria, nessun dubbio su questo. Ma si tratta di aria filtrata (condizionata, appunto), che non rivela alcun problema di tossicità. Ma i complottisti sostengono invece che quest’aria di spurgo possa contaminarsi con fumi di benzina e mettere a rischio la salute dei passeggeri. Di solito si avvertirebbero mal di testa e stordimento. A lungo andare le sostanze potrebbero accumularsi nel nostro organismo e avvelenarci! Esisterebbe addirittura una sindrome che conduce alla morte: la sindrome aerotossica. Sarebbero morti numerosi operatori aeroportuali e passeggeri. Ma le grandi compagnie avrebbero messo tutto a tacere.
Ovviamente non esistono studi su questa sindrome e non ci sono prove di tossicità dell’aria all’interno delle cabine degli aerei. Tutti i siti e i blog (e le trasmissioni televisive) che trattano il problema, dunque, fanno pseudoinformazione. Per concludere in modo chiaro: non c’è aria tossica negli aerei. Al massimo ci sono acari, batteri e virus, perché i filtri non sono sostituiti e puliti.
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