Negli Stati Uniti e in Canada c’è un insetto che fa più paura di un invasore armato. Si tratta di un coleottero appartenente alla famiglia dei Buprestidi: il minatore smeraldino del frassino (Agrilus planipennis), anche conosciuto come EAB. E la brutta notizia è che quest’insetto arriverà presto anche in Europa, e farà una strage di alberi.
Originario dell’Asia Orientale, il minatore smeraldino del frassino fu segnalato nel Nord America per la prima volta nel 2002. E da quel momento si è diffuso in molti Stati, causando danni incalcolabili all’ambiente e all’economia. L’insetto, infatti, distrugge tutti i frassini che incontra…
Ma come fa questo insetto a essere così distruttivo? Agisce già allo stadio larvale. L’insetto trivella il tronco per depositare le sue uova. Poi le larve proseguono nell’azione di scavo. Il minatore distrugge il floema e scava gallerie del diametro di cinque millimetri e lunghe fino a trenta centimetri nel tronco. Queste incisioni profonde bloccano il corretto flusso di nutrienti e di acqua. E così, in due o tre anni, e l’albero muore.
Secondo un’analisi più precisa, le uova si depositano tra piccole fessure della corteccia, cioè in crepe naturali. Qui si schiudono dopo due settimane dalla deposizione. Le uova hanno un diametro compreso tra 0,6 e 1,0 millimetri e inizialmente sono bianche. Se fertili diventano rossastre. Dopo la schiusa, le larve cominciano a divorare la corteccia. Arrivano così al floema interno, al cambio e allo xilema esterno dove si sviluppano ulteriormente.
Il primo botanico a studiare questa specie fu il sacerdote e naturalista francese Armand David che raccolse un esemplare durante uno dei suoi viaggi in Cina, negli anni ’60 e ’70 dell’Ottocento. Dunque, l’insetto che fa strage di alberi è originario dell’Asia Nordorientale, ma è molto diffuso in tutta la Manciuria, in Corea e nel Sud della Cina. Si nutre di frassini, di alcune specie di olmo, del noce di Manciuria e del noce giapponese. Ma in Cina non hanno tanti problemi con questo insetto invasivo, dato che il minatore smeraldino deve vedersela con altri due parassitoidi: l’Oobius agrili (Imenotteri, Encirtidi) e il Tetrastichus planipennis (Imenotteri, Eulofidi). Questi due parassitoidi sono infatti concorrenti del minatore e ne mantengono mediamente basso il numero. In questo modo i danni forestali in Asia sono più o meno contenuti.
La strage di alberi è cominciata più o meno vent’anni fa in America, quando quest’insetto ha cominciato a svilupparsi e a comportarsi da specie invasiva. In poco tempo è riuscito a mettere a rischio migliaia di alberi in Michigan, in Wisconsin e in Ohio. E gli esperti prevedono che nei prossimi trent’anni potrebbe distruggere fino a un milione e mezzo di alberi.
I danni previsti ammontano a vari miliardi di dollari. Eppure il minatore non è un avversario così forte. Molti biologi credono che non sia così difficile da fermare. Potremmo infatti contrastarlo con i parassitoidi diffusi in Cina oppure con degli opportuni pesticidi. Ma i naturalisti hanno paura che queste due soluzioni potrebbero comportare danni marginali importanti. Ecco perché non è stata presa ancora nessuna decisione sulla strategia da adottare.
Il problema principale è che il minatore smeraldino si trova benissimo nelle foreste americane. Gli piace il clima, è favorito dalla mancanza di predatori e si adatta benissimo alle piante presenti nei centri urbani. E ora la paura è che questo killer che fa stragi di alberi possa arrivare anche in Europa. Se così fosse i danni sarebbero incalcolabili…
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