La startup italiana Energy Dome propone un metodo alternativo di stoccaggio di energia. Una batteria a CO2 che potrebbe essere sfruttata in abbinamento con centrali fotovoltaiche ed eoliche per accumulare energia con efficienza e a basso costo. Questa batteria italiana ha anche un’altra particolarità: funzionando a CO2, preleva anidride carbonica dall’atmosfera e la ricicla in modo virtuoso.
Accumulare e stoccare energia senza inquinare. Anzi, pulendo l’atmosfera. Ecco perché il progetto della batteria della Energy Dome è molto promettente…
La batteria italiana che funziona riciclando CO2
Sul proprio sito la Energy Dome paragona la sua tecnologia a CO2 prima con i metodi per l’accumulo di energia ad aria compressa (CAES) e poi con l’accumulo di energia ad aria liquida (LAES). E, secondo i calcoli dell’azienda, la batteria italiana a CO2 ha una densità di accumulo di energia fino a trenta volte superiore a quella di una batteria CAES. Ha in verità meno densità di quella rispetto al modello LAES, ma richiede minori temperature criogeniche. Infatti il liquido nella sua soluzione della batteria della Energy Dome può essere conservato a temperatura ambiente.
Questi risultati sembrano dunque davvero promettenti. E infatti, un mese fa, la startup Energy Dome ha siglato il suo primo accordo di licenza commerciale per la sua batteria per accumulo di energia a base di anidride carbonica. L’accordo è con la società italiana di ingegneria energetica Ansaldo Energia.
L’accordo consentirà all’Ansaldo Energia di commercializzare la tecnologia di Energy Dome nei propri mercati di riferimento. Così i due prodotti della Energy Dome potranno finalmente essere messi alla prova. Il primo prodotto è la batteria ad anidride carbonica (CO2). Il secondo è la tecnologia associata Energy Transition Combined Cycle (ETCC).
La batteria italiana a CO2 è il prodotto tecnologico di base. La CO2 ETCC è una tecnologia per turbine che può combinarsi con le turbine a gas esistenti e con la batteria CO2. Secondo la startup, la ETCC può migliorare le prestazioni della batteria e agevolare lo stoccaggio in entrata e uscita.
Un accordo che fa bene all’ambiente
La batteria a CO2 appare come un prodotto funzionale per prestazioni, totalmente green e, soprattutto, alternativo a modelli di stoccaggio costosi e precari (come quelli basati sui semiconduttori). Con il nuovo accordo, le due società prevedono di iniziare a costruire i primi impianti commerciali ETCC e CO2 Battery entro l’inizio del 2023. La Ansaldo vuole anche integrare l’ETCC nel proprio portafoglio di prodotti per le turbine a gas. E poi vuole offrire la CO2 Battery ai suoi clienti come prodotto di eccellenza per i progetti connessi ai piani di transizione energetica.
La Ansaldo Energia è una grande società di ingegneria energetica specializzata nella costruzione di centrali elettriche. Si occupa anche di apparecchiature elettriche, tra cui turbine e generatori a gas per lavori gravosi. E nei prossimi mesi fornirà un pacchetto chiavi in mano con progettazione, approvvigionamento e costruzione (EPC) utilizzando il Front End Engineering Design (FEED) di Energy Dome. Pare che potrebbero essere costruiti impianti da 25 MW/100 MWh o 200 MWh.