Grazie a una terapia sperimentale, messa in pratica al New York-Presbyterian Weill Cornell Medical Center, dei dottori sono intervenuti su una paziente affetta da HIV per guarirla… Si tratta del terzo caso di quarigione al mondo dal virus. Il primo in una donna.
Dopo due individui di sesso maschile, il terzo paziente guarito dall’HIV è una donna. Una cittadina statunitense. A quanto pare, in seguito a una diagnosi di leucemia, la donna è riuscita a sconfiggere sia il virus che il cancro. Come?
Paziente con leucemia e HIV: come sono riusciti a guarirla?
La donna americana non è stata solo la terza paziente al mondo a essere guarita da questo terribile virus. I dottori sono riusciti a guarirla anche dalla leucemia. Il tutto con una sola terapia. Ovvero con un trapianto di cellule staminali prese da cordone ombelicale.
La paziente, dunque, ha ricevuto un trapianto di cellule staminali per essere curata da una forma di leucemia, ed è diventata così anche la prima persona di genere femminile ad andare in remissione completa dall’infezione. Ma c’è un’altra particolarità. La donna non è bianca né nera ma ha un background misto. Proprio questa caratteristica ha indirizzato i medici verso una terapia inedita, basata sulle cellule di cordone ombelicale di un donatore. In genere, com’è noto, si usavano staminali dal midollo osseo.
La diagnosi di HIV per la donna risaliva al 2013. Ed era stata in cura per anni con una terapia antiretrovirale. Che sarebbe la terapia standard raccomandata per quasi tutte le persone con immunodecifienza acquisita. Nel 2017 ha scoperto di avere anche una leucemia mieloide acuta. Ovvero un tumore del sangue che attacca le cellule del midollo osseo. Ciò ha costretto la donna a un trapianto d’urgenza.
Un intervento che farà storia
I medici sono riusciti a guarirla dall’HIV proprio grazie a un trapianto di cellule staminali. Così, abbiamo una terza guarigione dal virus, dopo il paziente di Berlino (deceduto nel 2020 per una leucemia dopo essere stato in remissione dall’HIV per dodici anni) e il paziente di Londra (in remissione dalla malattia da più di due anni).
L’identità della donna è ignota. Si sa solo che è una persona di mezza età, di etnia mista, che ha scoperto di essere positiva all’HIV nel 2013. Come annunciato, il suo quadro clinico era precipitato quando le è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta (LMA). Subito si è pensato a un trapianto di midollo osseo. Ma la cura non è stata possibile. Perciò i medici del New York-Presbyterian Weill Cornell Medical Center di New York hanno osato qualcosa di diverso.
Hanno tentato un rischioso trapianto di sangue del cordone ombelicale neonatale seguito da un trapianto di cellule staminali adulte. E il trapianto è andato a buon fine. Sono riuscita a guarirla dalla LMA e dall’HIV.
Intanto, grazie a uno studio condotto su delle scimmie, il Centro Nazionale di Ricerca sui Primati degli Stati Uniti ha messo a punto in laboratorio cellule immunitarie resistenti all’infezione da HIV. È un’ottima notizia anche questa…