Dall’anno scorso gli scienziati dell’ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), in Francia, stanno lavorando allo sviluppo di un enorme supermagnete. Un magnete gigantesco, che potrebbe essere in grado di sollevare senza sforzi una portaerei. L’assemblaggio è quasi giunto al termine. A quanto pare, questo componente sarà sfruttato per generare energia nucleare. Secondo gli scienziati dell’ITER, il supermagnete potrebbe offrirci un’energia quasi illimitata.
L’idea è quella di usare questi nuovi giganteschi magneti per far collidere gli atomi in modo da generare un’enorme quantità di energia. Ovviamente, in massima sicurezza. In questo modo il mondo potrebbe produrre energia pulita a basso costo.
Supermagnete dell’ITER: come procedono i lavori?
Il nucleare classico, derivato dai reattori a fusione, è molto dispendioso. Per generare e controllare il plasma si spreca tantissima energia. Mentre con i magneti la produzione sarebbe più veloce, sicura ed economica. Gli scienziati dell’ITER, che hanno collaborato con i tecnici di tutto il mondo, sostengono che lo sviluppo di magneti potrà rivoluzionare il settore energetico mondiale. Il nuovo supermagnete, attualmente in fase di test, appare efficiente dal punto di vista energetico ed estremamente potente. In pratica, minore è la potenza utilizzata da questi magneti per tenere sotto controllo la collisione degli atomi, e più ci avviciniamo all’energia netta utile per la fusione nucleare.
Il progetto ITER coinvolge per questo moltissimi esperti. Potremmo parlare di uno sforzo internazionale, che mette insieme aziende e startup di tutto il mondo. Ci lavorano scienziati francesi, americani, italiani, cinesi, giapponesi, indiani… Il progetto è quello di usare il magnetismo per far fondere gli atomi di idrogeno per creare atomi di elio. Tale processo dovrebbe generare una quantità incredibile di energia, poi utilizzata per generare elettricità.
I numeri del nuovo progetto
Il supermagnete già pronto è alto venti metri e ha un diametro di quattro metri. E fra poco scopriremo se grazie a questo componente (così ingombrante) riusciremo davvero a dominare la fusione nucleare. Il bestione da mille tonnellate può generare una forza circa duecentottantamila volte più grande di quella del campo magnetico terrestre!
Al MIT, sempre l’anno scorso, un test su un magnete più piccolo, ha dato risultati molto incoraggianti. E ora gli americani vorrebbe provare ad assemblare un altro magnete più grande, inteso come superconduttore ad alta temperatura per creare la fusione più potente del mondo. Siamo quindi di fronte a una gara. Chi arriverà per primo a dei risultati rilevanti: gli americani o i francesi? Gli scienziati dell’ITER sono partiti per primi, e quindi dovrebbero essere già un po’ avvantaggiati.
Ciò che ci interessa è che queste sperimentazioni potrebbero davvero offrirci grandi quantità di energia pulita. A differenza dei reattori a fissione esistenti, che producono scorie radioattive e talvolta incidenti spaventosi, qui i rischi ambientali sono minori. Il supermagnete potrebbe darci energia pulita e praticamente illimitata. Ma gli scienziati e gli ingegneri devono ancora imparare a sfruttare al meglio il magnetismo… Quindi c’è da aspettare. L’ITER ha in programma di produrre il primo plasma entro il 2025.