Scoperto cerchio attorno alla Luna: ecco cos’è

Capita talvolta di osservare un cerchio attorno alla Luna. Una sorta di alone… Di cosa si tratta? Gli scienziati conoscono questo fenomeno come alone di 22°. Si tratta di un’illusione? Dal punto di vista ottico e atmosferico siamo di fronte a un alone con un raggio apparente di circa 22° che compare attorno alla Luna (ma può apparire anche intorno al Sole) in determinate situazioni climatiche.

Il cerchio attorno alla Luna è anche noto come anello lunare o alone invernale. Si forma allorquando la luce lunare viene rifratta da milioni di cristalli di ghiaccio esagonali sospesi nell’atmosfera. Il suo raggio, spiegavano già gli Antichi, è pari all’incirca alla lunghezza di una mano tesa, dal pollici al mignolo, ponendo il pollice al centro della luna. Fate una prova, se vi capita. In presenza di un simile alone vi basterà allungare le dita della mano tendendo bene il braccio verso la Luna. La punta del pollice e del mignolo devono formare un angolo di circa 20°. Ponendo il ​​pollice sopra al centro della Luna, l’alone sarà vicino alla punta del mignolo.

Alone lunare. Di cosa si tratta? (wikipedia) – curiosauro.it

Un cerchio attorno alla Luna

Anticamente si pensava che questo cerchio attorno alla Luna fosse un cattivo presagio: l’avvertimento dell’arrivo di una fortissima e nefasta tempesta. Ciò aveva senso, sotto certi punti di vista, dato che si tratta di un alone invernale. Ovvero di qualcosa che ha a che fare con la presenza di ghiaccio nell’atmosfera. Tutti gli aloni di 22° compaiono quando il cielo è coperto da sottili cirri o da cirrostrati che si formano prima di un grande fronte temporalesco.

Tuttavia, da qualche anno, gli esperti di meteorologia hanno dimostrato che queste stesse formazioni atmosferiche si possono verificare senza l’arrivo di una tempesta. Quindi se scorgete un alone intorno alla Luna, non allarmatevi. Non è detto che stia per arrivare una mega tempesta!

Ma come si forma questo affascinante cerchio luminoso? E perché compare sempre a 22° dall’asse osservatore-sorgente? La causa del fenomeno è la doppia rifrazione della luce proveniente da queste sorgenti. La luce, in pratica, passa attraverso un sottile strato di cristalli di ghiaccio, come quelli che possono essere trattenuti, in determinate condizioni atmosferiche, da una nuvola leggera leggera.

La fisica del fenomeno

Percorso della luce attraverso un prisma esagonale con l’angolo ottimale che dà luogo alla deviazione minima (wikipedia) – curiosauro.it

Questo alone si forma anche con la luce del Sole. Tutto dipende, secondo i fisici, dalla struttura dei cristalli di ghiaccio. Tutti questi cristalli hanno la forma di prismi esagonali di dimensioni uniformi. Così infatti si cristallizza l’acqua a temperature inferiori a -15 gradi Celsius. Quando la luce attraversa tali cristalli, le cui facce formano un angolo di 60 gradi, il raggio subisce una rifrazione iniziale prima di uscire da una faccia del cristallo. Subito dopo subisce una seconda rifrazione, quando esce da un’altra faccia laterale del cristallo.

L’angolo tra il raggio incidente e quello emergente parte da un minimo di 21,84 gradi, dopodiché la luce diventa più scura. Dopo i 21,84 gradi, di fatti, la luce diventa rossa. Superati i 22, vira sul blu.

Da pochi anni i meteorologi hanno scoperto che osservare un alone di questo tipo ci permette di conoscere con precisione la temperatura della nuvola che circonda la Luna. Ma non solo… In base al circolo intorno alla Luna possiamo conoscere anche lo stato fisico dell’acqua contenuta nei cirri, la dimensione, la forma e l’orientamento dei cristalli di ghiaccio.

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