La ricerca lavora da anni a metodi di cattura e stoccaggio della CO2. Il punto è trovare un luogo sicuro in cui poter imprigionare l’anidride carbonica, in modo che non contamini l’atmosfera. E sarebbe possibile stoccarla sotto l’oceano? Alcuni ricercatori pensano di sì. Possiamo catturare la CO2 per imprigionarla sotto l’oceano…
Esistono dunque metodi per lo stoccaggio dell’anidride carbonica sotto il pavimento oceanico. Questa soluzione non sarebbe solo fattibile ma garantirebbe anche una cattura senza limiti, cioè eterna. Imprigionare la CO2 sotto l’oceano è quindi una via percorribile per combattere la crisi climatica?
Anidride carbonica imprigionata sotto l’oceano
I ricercatori del dipartimento di Ingegneria Chimica e Biomolecolare della National University of Singapore hanno dimostrato in modo sperimentale la stabilità degli idrati di anidride carbonica nei sedimenti oceanici. E cosa vuol dire? Che, in linea teorica, è possibile stoccare la CO2 sotto acqua, nell’oceano. Gli idrati sono composti che si formano quando l’anidride carbonica viene miscelata con acqua ad alta pressione e bassa temperatura. E alta pressione e basse temperature sono le condizioni standard dei fondali oceanici! In pratica, gli idrati di CO2 si trasformerebbero in una sostanza ghiacciata, quindi solida, il cui esterno è composto da molecole di acqua e l’interno da anidride carbonica.
Quindi possiamo provare a limitare gli effetti dei cambiamenti climatici eliminando l’anidride carbonica già presente nell’atmosfera. Come? Per esempio imprigionandola sotto l’oceano. I ricercatori dell’Università di Singapore ha compiuto uno studio molto interessante per stoccare la CO2 nei sedimenti al di sotto dei fondali oceanici. L’obiettivo è che il materiale, una volta immagazzinato, non possa più fuoriuscire, per effetto della pressione dell’acqua. Lo studio è stato pubblicato sul Chemical Engineering Journal.
Dimostrata in laboratorio la stabilità degli idrati di CO2 nei sedimenti oceanici profondi
Naturalmente, l’oceano conserva nei suoi sedimenti gli idrati di metano (CH4). E lo fa da milioni di anni. L’idea dei ricercatori è quella di creare degli idrati di CO2 che si comportino allo stesso modo. Questi idrati, stoccati nei sedimenti oceanici, potrebbero essere imprigionati per lunghi periodi. Per quanto? In teoria per sempre!
Dunque gli scienziati si sono applicati in un’indagine sperimentale riguardo la stabilità degli idrati nel sedimento oceanico. Per prima cosa hanno ricreato le condizioni dei sedimenti oceanici all’interno di un sistema di reattori ad alta pressione su scala di laboratorio. Poi, i ricercatori hanno osservato che gli idrati di CO2 formatisi sulle pareti del reattore e all’interno del letto di sabbia rimanevano stabili per l’intero periodo di prova. Cioè per un mese. In pratica, questa ricerca offre prove scientifiche e supporto pratico per creare nuovi metodi di stoccaggio della CO2 sotto forma di idrati sotto l’oceano.