25 anni per ottenere il suono migliore del mondo

In passato, o almeno fino all’inizio degli anni ’00, erano tanti gli appassionati di musica che spendevano soldi, passione ed energia per creare impianti stereo personalizzati. L’obiettivo era quello di fruire di un suono migliore: più pulito e avvolgente. Ma c’è chi, nonostante la musica in streaming, continua a investire in questo campo. Come un audiofilo americano, che ha lavorato 25 anni per ottenere un suono perfetto.

I progressi tecnologici e i nuovi supporti attraverso cui ci approcciamo alla musica ci hanno un po’ allontanati dal concetto di suono pulito e dall’audiofilia. L’americano Ken Fritz non si è mai arreso. Con molta fatica ha costruito quello che viene considerato il miglior sistema stereo del mondo.

Un sistema audio perfetto… Lo ha creato un signore americano, nella sua casa in Virginia (captured) – curiosauro.it

25 anni alla ricerca del suono perfetto

Un audiofilo è un fissato con la qualità del suono. Vuole che la musica sia riprodotta solo ad alta fedeltà. Per questo diventa un esperto di acustica e di sistemi elettronici e elettroacustici. Grazie a personalizzazioni sullo stereo di casa, un bravo audiofilo riesce anche a ottenere una riproduzione musicale da sala da concerto o da studio di registrazione. Ken Fritz è un appassionato vecchio stile. E pare che abbia passato oltre 25 anni a costruire quello che molti interpreti giudicano il miglior sistema stereo del mondo. Il progetto venticinquennale di Ken Fritz ha attratto moltissima attenzione, tanto da diventare l’oggetto di un documentario intitolato One Man’s Dream.

Ken è un uomo di settantanove anni, originario di Milwaukee. Ed è sempre stato un appassionato di musica. Il suo amore per i dischi si è trasformato in una vera e propria ossessione per il suono. Al liceo si costruiva gli altoparlanti e adesso ha comprato una casa in Virginia per ospitare la sua creazione: uno stereo meraviglioso, su cui ha lavorato 25 anni.

Per ottenere un’acustica incontaminata, Fritz ha progettato un soffitto di cinque metri, che rispecchia l’architettura di una sala da concerto di Osaka, in Giappone. Ha poi assemblato un impianto da trentacinquemila watt. Gli altoparlanti sono alti quasi tre metri. E il giradischi centrale pesa quasi settecento chili.

Uno sforzo epico

Un particolare del meccanismo creato per far suonare meglio i dischi (captured) – curiosauro.it

“Ci sono voluti anni e anni per costruire tutto questo. Migliaia e migliaia di ore”, ha rivelato il nostro Fritz. Ma ora entrare nella casa dov’è custodito l’impianto è come accedere in un tempio dove si è chiamati a partecipare a un’esperienza mistica. L’audiofilo suona soprattutto dischi rock, di cui è appassionato, ma anche concerti classici e jazz. Pare che altri audiofili siano scoppiati in lacrime dopo aver ascoltato quel suono…

Solo la parte elettronica dall’impianto dovrebbe valere un tesoro. In giro esistono giradischi che costano centomila dollari. Quindi, il giradischi “fatto a mano” di Fritz, così complicato e sofisticato, da solo dovrebbe già valere più di quella cifra. Per gli appassionati, ecco qui il documentario:

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