La Terra avrebbe un cuore pulsante scandito da un battito cardiaco che causerebbe catastrofi. La nuova scoperta scientifica sconcerta un po’ tutti e lascia con il fiato sospeso. Cosa dovremmo aspettarci ad ogni nuovo battito?
Il nostro pianeta pulsa e ha un cuore come noi. Il suo battito cardiaco, però, porterebbe disastri geologici di ampia portata. Cerchiamo di capire di cosa si tratta!
Un battito che uccide
Secondo un recente studio sugli eventi geologici, si è riscontrato che la Terra avrebbe un impulso, simile ad un battito cardiaco. Questo sarebbe lento e costante e si verificherebbe ogni 27 milioni di anni portando catastrofi. Osservando l’evoluzione del nostro pianeta si è notato che alcuni eventi disastrosi si sono verificati tutti nello stesso momento. Stiamo parlando di:
- Attività vulcaniche.
- Estinzioni di massa.
- Movimenti di placche terrestri.
- Innalzamento del livello del mare.
Quest’ultima ricerca parla di eventi non casuali, con prove statistiche che descrivono un ciclo comune in cui questi fenomeni si verificano. Ne è convinto Michael Rampino, geologo della New York University e autore principale dello studio. Il suo team di lavoro ha condotto un’analisi sull’età di 89 eventi geologici ben conosciuti degli ultimi 260 milioni di anni. Molti di questi risultano raggruppati insieme su intervalli di tempo geologicamente piccoli, formando il catastrofico impulso.
Eventi causati da un battito
I risultati della ricerca suggeriscono che gli eventi geologici globali sono generalmente correlati, e sembrano arrivare a impulsi con un ciclo sottostante che si ripete ogni 27,5 milioni di anni. Essi includono anche eventi come:
- Estinzioni marine e non.
- Eventi anossici oceanici, che si verificano in condizioni ambientali caratterizzate da estrema scarsità o assenza di ossigeno nei livelli sottostanti la superficie.
- Eruzioni continentali con inondazioni di basalto.
- Fluttuazioni del livello del mare.
- Impulsi globali di magmatismo intra placca.
- Cambiamenti nei tassi di diffusione del fondale marino.
Lo studio evidenzia anche il fatto che questi eventi siano correlati tra di loro, quindi uno sarebbe la causa dell’altro. Per esempio, un evento anossico è la causa dell’estinzione marina, e un’eruzione vulcanica può causare l’innalzamento del livello del mare. E si potrebbe continuare ancora…
Un ciclo continuo
Dagli studi emerge quindi che questo battito cardiaco della Terra segue un ciclo continuo che si ripresenta dopo un certo tempo. È per questo motivo che sembra possibile prevedere quando colpirà ancora, con la possibilità di provocare la scomparsa dell’intero genere umano. Si presume che questo evento cambierà anche l’intera disposizione geografica e geologica del pianeta.
Stando ai calcoli degli scienziati, però, l’epoca è piuttosto remota: dovranno passare almeno altri 20 milioni di anni prima che si verifichi il prossimo battito. Purtroppo, nessuno ha ancora un’idea chiara della causa che lo potrà scatenare ma…. abbiamo ancora un po’ di tempo per pensarci…