Un misterioso e voluminoso pacco dono inviato da un anonimo cittadino. Ecco che cosa, l’altro giorno, si è trovato sulla scrivania l’avvocato Cavalieri, sindaco del comune di Troia, in provincia di Foggia. Ma cosa c’era dentro?
All’interno del pacco erano celati numerosi reperti archeologici. Pezzi, all’apparenza, pregiati e antichissimi. Ecco il contenuto del misterioso dono recapitato al comune di Troia. Il mittente? Un ignoto cittadino.
Il misterioso dono giunto a Troia
Sono una dozzina i reperti appartenenti a varie epoche storiche. Ci sono anforette greche, brocche romane… Tutti pezzi ottimamente conservati e imballati. Questo, in pratica, il contenuto di un anonimo scatolone indirizzato al sindaco della cittadina pugliese.
A comunicare l’avvenuto è stato proprio il primo cittadino di Troia, Leonardo Cavalieri, con un post su Facebook. Il sindaco ha fotografato tutti i reperti e la lettera anonima di accompagnamento. Su un biglietto stampato, il mittente ha espresso l’augurio che i pezzi possano essere opportunamente collocati in una struttura museale, per essere valorizzati e dare lustro alla cittadina.
Il prezioso dono, comprensibilmente, ha lasciato senza fiato il povero sindaco. Per ora non conosciamo la provenienza esatta dei reperti, ma presto la Soprintendenza archeologica analizzerà i pezzi per capire a quale area possano appartenere. Molto probabile che si tratti di pezzi trafugati. In Italia, continuano ormai da secoli scavi illegali connessi al mercato nero.
Il sindaco, a ogni modo, chiederà di poterli conservare ed esporre in città, cioè a Troia. Magari nel bel museo civico. A Troia, infatti, esiste un bel complesso, allestito negli anni ’70, nei locali del pianoterra e del seminterrato di Palazzo D’Avalos. Il museo ospita reperti di epoca medievale, romana e di epoca pre-romana.
Il post del sindaco
Ecco cosa ha scritto Leonardo Cavalieri, il sindaco di Troia, su Facebook: “Questi splendidi, preziosi reperti archeologici sono stati donati al Comune di Troia, da un ignoto cittadino”. Dopodiché il sindaco sottolinea come i reperti fossero tutti ben conservati e imballati in uno scatolone. “Quando l’ho aperto non riuscivo a credere ai miei occhi!” prosegue il primo cittadino. “Con molta cautela e delicatezza ho estratto ogni pezzo; ne ho ammirato la bellezza”…
Infine il sindaco ringrazia l’uomo che ha donato questo tesoro. “Grazie all’ignoto, quanto misterioso, cittadino per il dono. È un tesoro di storia e bellezza che appartiene a tutti”…
A Troia sono già conservati molti reperti di alto valore storico e artistico. Per esempio, una lastra sepolcrale del sarcofago di Rubria Marcella, datata al II secolo d.C. E ancora, il sarcofago di San Secondino e varie colonne e capitelli con epigrafi funerarie di epoca romana.