Da molti anni si discute del misterioso lingotto d’oro, ritrovato nel 1981 in un canale sotterraneo di Tenochtitlan, ovvero nell’antica capitale dell’impero azteco. C’era chi pensava che non si trattasse affatto di un lingotto, ma di un pezzo di una statua o di un minerale grezzo. Non si capiva neanche come fosse finito dov’è stato trovato. Ma ora una nuova ricerca dimostra che quell’oro apparteneva agli Aztechi ed era stato rubato dagli spagnoli…
L’archeologo Leonardo López Luján, dopo un lungo lavoro di analisi del pezzo, si è espresso sul quarantennale mistero del lingotto d’oro atzeco. Il reperto fu scoperto durante la costruzione della Banca Centrale (Bancen) del Messico, nei pressi dell’Avenida Hidalgo. Si trovava a una profondità di cinque metri…
Secondo l’analisi scientifica il lingotto d’oro, trovato nel 1981 a Città del Messico, era parte del tesoro azteco saccheggiato da Hernán Cortés durante la guerra contro Montezuma. Lo conferma il professor Leonardo López Luján, coadiuvato nella sua ricerca dall’INAH (Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico). Dunque, il lingotto, pesante quasi due chili, sprofondò cinquecento anni fa nei canali di Tenochtitlan. E oggi, grazie a nuove analisi scientifiche, sappiamo che fu perduto dagli spagnoli durante la fuga dall’isola, comandata da Hernán Cortés il 30 giugno 1520.
Le caratteristiche della barra metallica coincidono con quelle descritte dalle fonti storiche. Bernal Díaz del Castillo parlò dei ricchi lingotti che venivano lavorati nella fonderia del “Tesoro degli antenati di Montezuma”. Diaz diceva che questi lingotti erano larghi tre dita, cioè più o meno 5,4 centimetri. E la misura corrisponde con quella del pezzo trovato nel 1981.
In più, studi con moderne tecnologie hanno reso possibile autenticare la sostanza aurea del reperto. Quindi gli storici ipotizzano che il lingotto sia stato perso durante il frettoloso ritiro degli spagnoli, nel corso della fuga, passata alla storia come la Notte triste.
Secondo gli storici il 30 giugno 1520, gli Aztechi si decisero a cacciare gli invasori spagnoli dalla loro capitale, Tenochtitlan. Per quale motivo? Gli spagnoli avevano massacrato nobili e sacerdoti, per impossessarsi del ricco tesoro di Montezuma. Per difendersi dall’aggressione, gli spagnoli tentarono la fuga. E ovviamente non dimenticarono di portare con loro il tesoro. Eppure, ne persero delle parti, fra cui il lingotto in questione.
La Notte triste non aveva ancora conferme archeologiche. E questo lingotto azteco, quindi, potrebbe gettare luce su un avvenimento importantissimo per la cultura messicana. La prova che quel reperto risalga agli Aztechi deriva dall’analisi della sua composizione. Il pezzo è fatto per il 76,2 percento di oro, per il 20,8 percento di argento e il 3,0 percento di rame.
Questa particolare combinazione era tipica dei preziosi di Montezuma, cioè dell’ultimo grande imperatore azteco. Come e perché gli spagnoli abbiano perso quel lingotto e come mai sia stato trovato solo nel 1981 è ancora un mistero!
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