Lo Jin Shin Jyutsu è una tecnica di rilassamento giapponese, il cui nome significa Arte del dio della Misericordia. Si tratta di un’arte armonizzante, praticata per rilassarsi e riequilibrare l’energia vitale nel corpo (il cosiddetto ki). Si basa sulla pressione di ventisei blocchi energetici di sicurezza, molti dei quali sono nascosti nelle dita delle mani.
Secondo quest’arte possiamo superare il cattivo influsso delle emozioni negative e dello stress con una semplice manipolazione delle dita. Quando ci sentiamo stressati, arrabbiati o insicuri, dobbiamo intervenire sui blocchi energetici per interrompere o stimolare il flusso di energia in quella zona.
Lo scopo dello Jin Shin Jyutsu è quello di stabilire una nuova armonia tra mente, corpo e spirito. In Giappone ci sono molti maestri ed esperti di digitopressione iniziati alla pratica di quest’arte. Ma la buona notizia è che lo Jin Shin Jyutsu può essere praticato in autonomia.
Ecco una tecnica facile facile per ottenere un po’ di relax e scaricare la tensione. Secondo la tradizione giapponese, infatti, ogni dito della mano rappresenta un’emozione. Applicando una semplice tecnica di digitopressione, si dovrebbe essere in grado di limitare il peso di queste cattive emozioni.
Il pollice rappresenta la preoccupazione, l’ansia. L’indice è il dito che rivela la paura, l’inquietudine. Il medio è la rabbia. L’anulare è la tristezza o l’insicurezza. Il mignolo rappresenta la scarsa autostima. Per risolvere queste cattive emozioni e liberarsi dallo stress, secondo i giapponesi, basta aprire la mano destra e avvolgere il dito prescelto con la sinistra. Bisogna stringerlo forte mentre si ci concentra sull’emozione a esso associata. Bastano cinque minuti di pressione.
I maestri dello Jin Shin Jyutsu dicono che ripetete questa tecnica tutti i giorni può risolvere conflitti interiori e donare pace. Ma è davvero possibile? Da un punto di vista scientifico, la scienza occidentale ha difficoltà a parlare di flussi energetici, agopuntura e digitopressione rilassante. Eppure molti studi dimostrano che queste tecniche comportano benefici per l’ansia o il dolore, anche in pazienti affetti da cancro.
Bisogna sapere che lo Jin Shin Jyutsu è una pratica molto diffusa in Giappone ma non riconosciuta dai maestri taoisti e dagli agopunturisti. È una tradizione piuttosto recente. A introdurla nel primo Novecento fu un certo Jirō Murai, che affermava di averla riscoperta nel Kojiki, un’antica opera storica giapponese. Quest’arte arrivò in Occidente attraverso una sua allieva americana: Mary Burmeister.
La tecnica è diventata importante in Occidente, sviluppata con il lavoro della psicoterapeuta Iona Marsaa Teeguarden, a partire dagli anni ’70. Da allora esiste una fondazione internazionale di esperti di Jin Shin Jyutsu e un albo di professionisti. Per praticare quest’arte bisogna insomma seguire un corso e diplomarsi in una scuola riconosciuta.
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