Lo scorso 18 marzo, la NASA ha posizionato il razzo Space Launch System (SLS) e la navicella Orion sul pad 39B di Cape Canaveral, in Florida. Tutto sembra pronto per la prima simulazione completa delle procedure di decollo verso la Luna della missione Artemis 1. Ma alla NASA c’è nervosismo: qualcosa potrebbe andare storto.
Siamo pronti per la procedura che dovrebbe condurre alla definitiva programmazione della missione Artemis 1. Stiamo parlando della nuova missione lunare, priva di equipaggio, prevista per i prossimi mesi. La NASA sta lavorando alla messa a punto della prima delle tre fasi del grande progetto che riporterà l’uomo sulla Luna.
Il programma Artemis si svilupperà in tre fasi. Nella prima, denominata Artemis 1, il razzo e la capsula effettueranno un test di volo senza uomini a bordo percorrendo quattrocentocinquantamila chilometri, andata e ritorno dalla Terra alla Luna. Nella seconda, chiamata Artemis 2 e prevista per il 2024, ci sarà il decollo verso la Luna con equipaggio a bordo di Orion. Poi, con la missione Artemis 3, esseri umani rimetteranno finalmente piede sulla superficie del nostro satellite. Ma alla NASA già si parla di possibili rinvii.
Per ora l’agenzia spaziale americana sta organizzando l’ultimo test per lo Space Launch System. Il razzo e l’Orion sono già sulla rampa 39B di Cape Canaveral. E i tecnici sono pronti alla simulazione completa delle procedure di lancio. Oltre a ciò dovranno preoccuparsi del rientro nell’hangar di assemblaggio e poi del suo trasloco per il decollo vero e proprio. Questo decollo verso la Luna è previsto per maggio 2022. In gergo, stiamo per entrare nell’emozionante fase chiamata wet dress rehearsal. Il protagonista per ora è lo Space Launch System. Il razzo è stato portato fuori dall’edificio in cui è stato e assemblato. A trasportarlo c’era il cingolato Crawler. E ora il nuovo sistema di lancio progettato dalla NASA è pronto.
L’emozione è tanta, poiché l’SLS dovrà riportare l’uomo sulla Luna a bordo della capsula Orion. Collocato sulla piattaforma 39B del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, il razzo è ora in fase di test. C’è il pericolo che i motori non rispondano come previsto e che i propellenti non possano garantire la giusta spinta per arrivare al sorvolo lunare con fionda gravitazionale.
I primi test sono cominciati già da un paio di settimane e continueranno per un’altra decina di giorni. Poi partirà la fase WDR (wet dress rehaersal), cioè la procedura che prevede la messa in atto di tutte le condizioni precedenti a un lancio e all’accensione dei motori. Ovviamente non ci sarà partenza: il razzo sarà fermato a dieci secondi dal decollo.
Da quando il vettore e la navicella sono usciti dal Vehicle Assembly Building c’è fermento intorno al pad. La NASA userà per la prima volta i sistemi integrati per esercitarsi con il conto alla rovescia per il lancio e con le procedure di carico con i propellenti. Siamo nella delicatissima fase della preparazione al decollo.
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