I Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) rappresentano il più grande centro di ricerca sotterraneo del mondo. Si trovano ai piedi del Gran Sasso, in Abruzzo, e sono fondamentali per la ricerca all’avanguardia sulla fisica delle particelle (condotta dall’INFN) e tutti quegli studi che necessitano di una protezione dalla radiazione cosmica.
La missione primaria dei LNGS è quella di ospitare esperimenti che richiedono un ambiente a basso background per il settore delicato della fisica delle astroparticelle e dell’astrofisica nucleare e di altre discipline connesse. Ne parliamo sempre troppo poco, ma sono tantissimi gli studi di elevato interesse scientifico che sono stati condotti in questi laboratori.
Possiamo senza imbarazzo dire che i Laboratori Nazionali del Gran Sanno sono il centro di ricerca sotterraneo più importante del mondo. L’ambiente è protetto dalla radiazione cosmica, grazie allo scudo naturale offerto dagli oltre millequattrocento metri di montagna. Questa “difesa” è il requisito fondamentale per molti esperimenti e attività scientifiche, ed ecco perché ricercatori di tutto il mondo arrivano presso i LING. Fino a oggi scienziati da ventinove Paesi hanno sfruttato i laboratori per le loro indagini. E, attualmente, ci sono quindici nuovi esperimenti in corso d’opera. Gli argomenti trattati sono la fisica dei neutrini prodotti nel Sole e dalle esplosioni di Supernova e la ricerca di particelle di materia oscura.
Questi laboratori sono tuttora finanziati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’ente che in Italia coordina e gestisce la ricerca in fisica nucleare, subnucleare e della fisica delle particelle elementari. Questo grandissimo centro nacque nel 1979 grazie al professor Antonino Zichichi, che all’epoca era il presidente dell’INFN. Le opere di scavo per la costruzione delle sale sotterranee hanno avuto inizio nel 1982 e sono terminate nel 1985.
Le strutture sotterranee sono organizzate in tre grandi sale sperimentali con volte a botte. Ognuna di queste sale misura circa cento metri di lunghezza, venti di larghezza e diciotto di altezza. Poi ci sono i tunnel di servizio e l’unica struttura di superficie, situata nel parco del Gran Sasso.
Tali strutture sotterranee sono fondamentali per lo studio della fisica delle particelle perché in qualsiasi altro ambiente gli esperimenti sarebbero contaminati dai raggi cosmici. Tutta la Terra è di continuo colpita dai raggi cosmici, che sono particelle di origine galattica ed extragalattica. Si tratta per i fisici di forti segnali di disturbo capaci di compromettere gli apparati sperimentali dei ricercatori che studiano fenomeni delicati e rari o particelle dalle proprietà ancora per lo più sconosciute. Per esempio i neutrini o le particelle di materia oscura.
Tutta la roccia che protegge i laboratori funziona come una copertura in grado di ridurre la maggior parte dei raggi cosmici. In più, la radioattività naturale in galleria è migliaia di volte inferiore rispetto alla superficie. Questo perché all’interno del Gran Sasso (cioè della roccia dolomitica) c’è una bassissima percentuale di uranio e torio.
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