Le tisane fanno bene o sono solo acqua riscaldata? Si può dimagrire, regolare il proprio intestino e dormire meglio grazie agli infusi?
Tisane e infusi vanno sempre più di moda. Ma forse attribuiamo loro un potere che non hanno… Eppure tante pubblicità tentano di convincerci che basta una tisana per dimagrire, depurare l’organismo o ritrovare la serenità.
Tisane sì, tisane no
Le tisane possono avere un effetto drenante o diuretico, lenitivo, rilassante o lassativo. Ma non possono certo avere effetti dimagranti! E un conto è smaltire l’acqua e un altro sbarazzarsi del grasso. Melissa, mirtillo, zenzero, centella, malva, tarassaco e sambuco possono esprimere numerose proprietà benefiche, ma possono anche portare a un abbassamento della pressione. Certo, non c’e nulla di male nel concedersi un infuso. Ma bisogna farlo sapendo cosa si beve. In generale queste bevande possono fare un gran bene, e sono essenziali per sostituire altre bevande troppo zuccherate o troppo cariche di caffeina.
Un altro consiglio: è sempre preferibile scegliere una tisana già preparata, venduta in supermercato o in erboristeria. Miscelarle da soli dopo un raccolto può essere pericoloso. Miscelare le erbe è un lavoro per farmacisti o erboristi. E non ci si improvvisa. Dimentichiamo che molte piante contengono principi attivi che se dosati in eccesso o male possono comportare effetti indesiderati.
Come si prepara un tisana?
L’arte dell’infuso è antichissima. Da sempre gli uomini diluiscono in acqua le parti legnose e tenere delle piante. I primi medici erano appunto gli esperti capaci di saper riconoscere i benefici delle foglie, dei fiori, delle cortecce e delle radici. Alcune sostanze tipiche delle tisane sono dunque note da millenni. Tempo fa si chiamavano droghe… Oggi parliamo di polifenoli e di altre sostanze chimiche.
A ogni modo, anche se contengono solo prodotti naturali, le tisane possono scatenare reazioni avverse. Soprattutto possono produrre cattive interazioni con alimenti o medicinali.
Per fare in modo che una tisana sviluppi al massimo il suo effetto, l’infusione dovrebbe durare dai quindici ai venti minuti. Per alcune miscele l’erborista consiglia anche trenta o più minuti. Bisogna poi tenere il contenitore coperto, per far sì che le sostanze volatili non si disperdano.
Ultima cosa. Mai confondere l’infuso con il decotto! L’infuso si ottiene versando dell’acqua calda su delle piante essiccate e ben triturate. Per il decotto, invece, si usano le parti più dure della pianta, che si mettono in acqua fredda da bollire per almeno una decina di minuti. Sono due cose assai diverse.