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Ballo della morte: ecco di cosa si tratta e perché riguarda tutti

Published by
Daniela Gécchele

La Danza Macabra era un vero e proprio ballo rituale di carattere religioso o, meglio ancora, sacre rappresentazioni misteriche medievali, che avevano lo stesso scopo degli affreschi e dei dipinti: ricordare ai fedeli la caducità della vita e la vanità delle cose terrene dinanzi alla morte.

A partire dal XIV secolo si affermò in Europa un’iconografia relativa al tema della morte che ebbe grande successo sino ad arrivare, rivisitata, ai nostri giorni.

Danza macabra – curiosauro.it

Danza Macabra, un’iconografia della morte

La rappresentazione della Danza Macabra si sviluppa sostanzialmente in tre momenti e la Peste Nera è stata una delle sue fonti d’ispirazione principali. La prima fase, forse portata in Europa dai francescani, racconta l’incontro dei tre vivi e dei tre morti. Durante una battuta di caccia al falcone, tre re s’imbattono in altrettanti scheletri che li ammoniscono sulla loro sorte con queste parole: 

Noi siam quel che voi sarete, noi fummo quel che voi siete”.

Quando le raffigurazioni sono ben strutturate e dettagliate, la fila comincia con i potenti (re, papi, vescovi, principi) per poi procedere via via con ricchi e borghesi, fino ad artigiani, poveri, contadini, ragazzi e bambini. Altre volte, si tratta invece di una processione di coppie, con i morti beffardi che invitano alla danza i vivi impauriti, una danza che in questo caso è essa stessa la rappresentazione di agonia e morte.

Danza macabra – curiosauro.it

Gli altri temi della Danza Macabra

Il secondo tema, quello che incontrò maggior successo in Italia, è quello del trionfo della morte che anticipa di poco la grande ondata di peste nera del 1348. Il significato è molto semplice: la supremazia della morte sugli uomini. La Peste Nera, l’epidemia che alla fine del Medioevo mieté milioni di vittime per tutta l’Europa, è stata una delle fonti di ispirazione principali per una ampia gamma di iconografie della morte e temi artistici sulla caducità della vita e il destino dei mortali. Il senso di queste rappresentazioni lo troviamo nel Ballo in fa diesis minore di Angelo Branduardi, il cui testo recita: 

“Son io la morte e porto corona/Io son di tutti voi Signora e Padrona

Il musicista si rifece con questa ballata all’affresco esterno della chiesa di San Vigilio presso Pinzolo, in provincia di Trento. Nella rappresentazione del pittore Simone Baschenis, del 1539, la morte indossa una corona, simbolo di autorità e supremazia assoluta. Nella danza troviamo diciotto coppie formate da scheletri dall’aspetto vivace (paiono addirittura sorridere) con persone in carne ed ossa dall’atteggiamento passivo e rassegnato. Poco distante dal trono della morte è rappresentato Cristo morente, in croce e trafitto da una freccia.

L’ultimo tema

L’ultimo tema riguarda proprio la Danza Macabra per eccellenza. Qui troviamo una processione di esseri umani diversi per età, sesso e condizione economica, che vengono accompagnati ciascuno da uno scheletro in una danza senza fine. Il contesto è sempre concomitante all’ondata di peste nera abbattutasi sul continente. In questa circostanza si cominciò a riflettere in maniera nuova e più concreta sull’ineluttabilità della morte, che poteva colpire davvero chiunque da un momento all’altro indipendentemente dal ceto o dall’età. 

In tutti i casi, la Danza è quasi sempre una processione o un girotondo di uomini vivi di differente età, sesso e classe sociale, intervallati da scheletri o carcasse danzanti. Le più antiche raffigurazioni pittoriche della Danza Macabra che possiamo ancora oggi ammirare risalgono alla fine del Medioevo. Molto celebri sono anche quelle di Basilea (1440), Lubecca (1463, purtroppo distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale) e Beram (1471). La più antica si trova probabilmente al cimitero degli Innocenti a Parigi, sorto nel XII secolo per ospitare i sacerdoti defunti. L’affresco venne rappresentato nel 1424 in seguito all’assassinio di Luigi d’Orléans, che governava de facto al posto del fratello Carlo VI, afflitto da problemi mentali.

Danza macabra – curiosauro.it
Daniela Gécchele

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