La figura del mannaro è di sicuro molto affascinante, tanto da essere inserita anche in famose saghe, come quella di Harry Potter, ma esistono davvero?
Una figura mistica per metà uomo e metà animale, che consta di una trasformazione ad ogni luna piena. Bestiari, libri proibiti di arti oscure e tantissime saghe anche moderne non hanno potuto fare a meno di inserire i lupi mannari tra le proprie pagine. Così anche la famosa saga di Harry Potter ha il suo licantropo, Remus Lupin. I licantropi non sono tutti uguali, c’è chi deve sottostare ad una maledizione che costringe ad una trasformazione ad ogni plenilunio e chi può controllare il passaggio uomo-lupo e viceversa.
I lupi mannari nel folclore e la sua tradizione esiste grazie a Peter Stumpp
Si tratta di una tradizione del folclore tedesco. Un certo Peter Stumpp, che nacque in Colonia, fu il primo lupo mannaro della storia ad avere un’identità. Nonostante le poche fonti, pare che fosse vedovo con due figli nel 1580. Egli, ricco agricoltore e possidente, fu processato con l’accusa di essere un lupo mannaro. Ci sono vari libretti che confermano tale fatto avvenuto presumibilmente nel 1589.
Peter Stumpp, tra sacro e profano e la passione per le arti di magia oscura e il cannibalismo
L’uomo, essendo sotto accusa e pertanto torturato, confessò di essere un praticante di arti oscure. La magia nera lo affascinava tanto da raccontare di una storia macabra alquanto. Il diavolo stesso – pareva – gli avesse regalato una cintura che lo rendeva in grado di trasformarsi in un lupo.
Fu, inoltre, “assetato di sangue” nel vero senso della frase. Egli non solo consumava animali in continuazione, ma confessò di aver praticato cannibalismo. Come se non bastasse, si vociferava circa la presunta relazione incestuosa con la figlia. Stumpp fu ucciso il 31 ottobre del 1589 con un procedimento di tortura che farebbe rabbrividire anche i meno deboli di cuore. Per poi essere gettato tra le fiamme dal potere purificatorio.