Sacro e profano nella storia si intrecciano e si sostengono continuamente a vicenda. Il caso è del bestiario medievale
Il bestiarum è un testo di diffusione medievale che raccoglievano le descrizioni e raffigurazioni di tutte le creature del mondo animale reale e magico. I bestiari ebbero diffusione tra il XIII e il XIV secolo soprattutto tra Francia e Gran Bretagna. Sono volumi affascinanti, delle vere e proprie preziose raccolte che gettano le basi del mondo fantasy della letteratura e dei film di successo di tale genere.
Medioevo fascino per il mistero e animali fantastici
Il Medioevo è l’epoca per eccellenza del gusto estetico e dell’interesse popolare verso il mistero. Pietre, piante dai poteri speciali e creature fantastiche sono i protagonisti raccolti in volumi di pregio. Si tratta di descrizioni di bestie fantastiche, intrecci tra reali creature esistenti, ibridi e leggende.
Ogni animale ha la sua caratteristica, temperamento e potere. Residui di racconti e tradizioni del mondo pagano che si tramandano attraverso delle vere e proprie mini enciclopedie con tanto di miniature e descrizioni, spesso macabre. Questo ha comportato alla diffusione di miti che si sono tramandati fino ai giorni nostri e hanno ispirato e continuano a farlo scrittori e registi.
I bestiari più importanti e le ispirazioni d’autore
Anche il nostro Dante Alighieri si è lasciato ispirare dalla potenze e fascino di certe immagini. Soprattutto per la sua Commedia, definita poi da Boccaccio “Divina”, ha utilizzato alcune “fiere” per descrivere il suo viaggio purificatorio nei mondi dell’aldilà. Tra i bestiari più importanti per la ricercatezza delle decorazioni ricordiamo: il codice MS 24il Bestiario di Aberdeen dell’Inghilterra del XIII secolo e conservato nella biblioteca universitaria di Aberdeen e l’imparentato codice MS Ashmole 1511 della Bodleian Library di Oxford.